Il Calendario Letterario dell’Avvento di Liberementi

Questa mattina, in tutta Italia, milioni di calendari dell’Avvento vedranno aprire la loro prima casella.

Un appuntamento, questo, diventato sempre più in voga negli ultimi anni, dove l’avvicinarsi del Natale viene scandito da un momento quotidiano di dolcezza. Ma non solo.

Nel 2020, noi di Liberementi abbiamo accompagnato i nostri lettori verso le festività natalizie con un percorso letterario, dove ventiquattro personaggi noti del mondo della cultura hanno consigliato un testo a loro scelta.

Ne è nato un itinerario variegato, dove ai grandi classici della letteratura italiana e mondiale, si sono affiancati titoli che sono l’espressione di una ricerca attenta e misurata nel consigliare un libro che potesse essere una finestra da aprire su nuovi orizzonti.

Tutto ha avuto inizio con Miriana Trevisan, che il 1 dicembre ha consigliato Canti e Poesie di Tagore, perché questa epoca anomala suggerisce un’inevitabile introspezione. Il giorno seguente Alberto Schiavone ha scelto Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal, perché in meno di cento pagine emerge tutto il dubbio del voler vivere, e scoprirsi a sopravvivere.

L’elemento della ricerca interiore prosegue anche con il consiglio di Paquito Catanzaro, che il 3 dicembre ha proposto Economia sentimentale di Edoardo Nesi, perché la narrazione è uno dei modi più belli di ricordare una persona cara. Il Premio Campiello Veronica Galletta, invece, ha scelto Una testa tagliata di Iris Murdoch, perché riconosce alla scrittrice britannica la capacità di raccontare la libertà, senza mai vergognarsi dell’alto e del basso.

È stato un Calendario dell’Avvento che ha avuto una forte connotazione femminile, e Il silenzio delle ragazze di Pat Barker, scelto da Silvia Celani, ne è un po’ l’emblema: un romanzo potente che racconta la guerra di Troia vissuta dal punto di vista di Briseide, nell’inedita ma quanto mai essenziale visione delle donne.

Di tutt’altra natura la scelta di Alessandro Q. Ferrari che ha selezionato Cantata dei giorni pari e Cantata dei giorni dispari di Eduardo De Filippo, facendo riferimento alla famosa citazione dell’Adda passà ‘a nuttata, quasi a voler lanciare un messaggio di speranza in un momento fortemente segnato dalle vicende legate al Covid.

Il 7 dicembre è stato il turno di Riccardo Cucchi, una delle voci più iconiche della radio italiana, che ha proposto La fine del mondo e il paese delle meraviglie di Haruki Murakami, per la capacità dello scrittore giapponese di creare nel lettore emozioni forti e a volte contrastanti.

Il Premio Strega Giovani Daniele Mencarelli ha suggerito Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea di Suad Amiry, un titolo che porta indietro nel tempo fino al 1947, e che attraverso una storia d’amore racconta il dramma di vivere in Palestina in quegli anni.

La poesia torna a riempire una casella del Calendario Letterario dell’Avvento di Liberementi con il suggerimento di Nadia Terranova, che ha scelto Cuore allegro di Viola Lo Moro, mentre il giorno successivo, il 10 dicembre, torna protagonista la letteratura giapponese con il Premio Campiello Donatella di Pietrantonio che ha suggerito la lettura di Seni e uova di Mieko Kawakami, per la capacità di affrontare una tematica complessa come quelle dell’emancipazione femminile.

La raccolta di racconti Felici i felici di Yasmina Reza è stato selezionato da Ilaria Gaspari, definita da Rolling Stone “l’astro nascente della filosofia italiana”, che ha definito questo titolo perfetto per riconciliarsi con le debolezze proprie e dei parenti, in un periodo particolare come quello natalizio.

Accendere una luce sul fenomeno ancora esistente delle spose bambine, è la motivazione che ha portato Angela Iantosca a scegliere Acqua di Bapsi Sidwa, un romanzo che fa piangere e indignare, ma che sa anche donare speranza.

Il 13 dicembre è stato il turno di Carlo Lucarelli, affermato scrittore di gialli e noir, che ha proposto Il ragazzo inglese di Leonardo Gori, il libro che stava leggendo in quel periodo, e che lo aveva preso particolarmente.

Flavio Tranquillo, giornalista e storico telecronista di pallacanestro, ha selezionato Non è un paese per laici di Vittorio V. Alberti, per l’idea di comunità che trasmette e che purtroppo in questi ultimi anni è venuta a mancare, anche in ambito sportivo.

La forza di essere migliori di Vito Mancuso è stato scelto da Dubravka Dacic, Premio Radio Rai Sport al Premio Letterario Sportivo Invictus, non solo perché è fonte d’ispirazione, ma perché riesce a fermare il monto attorno al lettore, donandogli la capacità di tornare a respirare.

Non un romanzo né una trama in 533 il libro dei giorni di Cees Nooteboom, scelto da Lorenzo Marone, ma pensieri e riflessioni che continuano, a distanza di anni, a saper creare degli interrogativi.

Con il suggerimento di Saverio Simonelli, arrivato il 17 dicembre, si va in Islanda, grazie all’incomparabile penna di Goran Turnstrom in Chiarori, mentre il giorno successivo Chiara Gamberale ha proposto Una vita per sé di Marion Milner, un libro che invita a ripartire dalla gioia di cui siamo capaci di vivere, ancor prima che dal dolore che siamo in grado di sopportare.

La morte di George Floyd aveva sconvolto l’opinione pubblica mondiale proprio nel 2020, e Arianna Farinelli ha scelto per il consiglio del 20 dicembre La prossima volta il fuoco di James Baldwin, proprio per la capacità dello scrittore afroamericano di raccontare gli Stati Uniti d’America.

Marino Bartoletti, decano dei giornalisti Rai e grande espero di Sanremo, ciclismo, calcio e cultura popolare, ha suggerito, Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni, per l’amicizia e l’ammirazione che nutre verso l’autore, mentre Aldo Cazzullo, altro grande giornalista italiano, ha selezionato C’era una volta adesso di Massimo Gramellini, perché scrivere un romanzo ambientato nella pandemia è una sfida difficilissima.

Nella casella del 22 dicembre non c’è stato solo un consiglio letterario, ma un vero e proprio regalo, che Loriano Macchiavelli, uno dei padri del giallo italiano, ha fatto a Liberementi e ai suoi lettori, consigliando Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, con una ricca e appassionante motivazione, che ha saputo scaldarci il cuore.

Anche Marco Frittella, come Carlo Lucarelli, ha scelto per il suo consiglio l’ultimo libro letto, nello specifico Come ricostruimmo l’Italia 1954-1959 di Alfio Caruso, con la speranza che leggere le cronache della Ricostruzione potesse dare a tutti la forza per uscire dalla pandemia.

L’ultimo appuntamento del Calendario Letterario dell’Avvento è stato scelto dalla Redazione di Liberementi, che alla vigilia di Natale ha proposto Introduzione a La Divina Commedia di Enrico Malato, come ultimo tassello di questo lungo e affascinante percorso verso le festività natalizie.