Il calendario dell’Avvento letterario: il consiglio di Aldo Cazzullo

Il mio consiglio per questo Natale è C’era una volta adesso di Massimo Gramellini. Scrivere un romanzo ambientato nella pandemia, cioè in una tragedia in cui siamo tuttora immersi, è una sfida difficilissima. Gramellini l’ha affrontata e vinta, guardando la realtà con gli occhi di un bambino (perché i bambini hanno sofferto moltissimo in questi mesi), riuscendo a consolare il lettore senza essere consolatorio, e confermandosi nello stesso tempo bravissimo scrittore e persona di profonda umanità.

Aldo Cazzullo, giornalista italiano. Dopo quindici anni a “La Stampa” di Torino, dal 2003 è inviato speciale ed editorialista del “Corriere della Sera”. Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell’11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi ad opera delle Brigate Rosse.
Tra i suoi libri, pubblicati da Mondadori e incentrati in gran parte sul tema dell’identità nazionale, ricordiamo: Ragazzi di via Po (1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione (1998), Il caso Sofri (2004), I grandi vecchi (2006), Outlet Italia. Viaggio nel paese in svendita (2007), L’Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali (2009), Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione (2010), La mia anima è ovunque tu sia (2011), L’Italia s’è ridesta. Viaggio nel paese che resiste e rinasce (2012), Basta piangere! Storie di un’Italia che non si lamentava (2013) e La guerra dei nostri nonni (2014). Ricordiamo anche Le donne erediteranno la terra (2016), L’Intervista: i 70 italiani che resteranno (2017), La guerra dei nostri nonni. (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie (2018), Giuro che non avrò più fame. L’Italia della RicostruzionePeccati immortali (con Fabrizio Roncone, 2019), tutti editi Mondadori.