Il calendario dell’Avvento letterario: il consiglio di Lorenzo Marone

Il mio consiglio è 533 il libro dei giorni, di Cees Nooteboom. Mi sono innamorato di questo libro. Non certamente un romanzo, non un diario, alcuna trama, solo pensieri e riflessioni, fotografie di attimi, sguardo curioso sul piccolo e grande mondo che l’autore abita. A ottanta e passa anni, Nooteboom continua ad avere voglia di sapere, a interrogarsi.
E questo fa la differenza. Sempre


Lorenzo Marone  ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015)18 edizioni in Italia, Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto – Città di Cave 2016, che ha ispirato un film, La tenerezzacon regia di Gianni Amelio, La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Premio Città di Como 2016, Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), 8 edizioni, Premio Selezione Bancarella 2017Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018), Premio Giancarlo Siani, la raccolta Cara Napoli (Feltrinelli, 2018), due edizioni, Tutto sarà perfetto (Feltrinelli 2019), il saggio per Einaudi Inventario di un cuore in allarme (2020), e La donna degli alberi (Feltrinelli 2020). È tradotto in 17 paesi, ha una rubrica domenicale (I Granelli) su ‘La Repubblica di Napoli’, e collabora con ‘Tuttolibri de La Stampa‘.

Il suo ultimo libro è: La donna degli alberi. La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura. C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento. A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile. Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.