Letture Sportive: “Le sfide dei campioni” di Federico Vergari

Stiamo vivendo giorni difficili, contrassegnati da ansie, paure e incertezze. L’emergenza Coronavirus ha radicalmente modificato il nostro stile di vita, a partire dalle piccole routine quotidiane.
E così restare in casa tutto il giorno diventa difficile, soprattutto per chi ha fatto, negli anni, dello sport e dello stare all’aria aperta, una delle sue attività preferite.

Per questo, insieme al Comitato Provinciale AICS Roma, abbiamo deciso di promuovere una nuova rubrica, per provare a restare vicino, in queste lunghe giornate domestiche, a tutte le migliaia di atleti, e a tutti gli amanti dello sport in generale, e guardare l’attività sportiva da punti di vista differente: quello della lettura.

La bibliografia legata ai vari sport, e agli atleti che nei decenni ne hanno segnato la storia, infatti, è ricca di titoli e di spunti, per provare a tenere vivo il legame con la disciplina sportiva che al momento non si può praticare come si vorrebbe.

Per ovviare a queste difficoltà, ecco un viaggio nella letteratura sportiva, partendo da Le sfide dei Campioni – Emozionanti imprese tra i grandi dello sport di Federico Vergari, edito da Tunuè, e arrivato in libreria poco più di un anno fa.

Ci sono sicuramente tanti modi per raccontare uno sport: si può partire dal descriverne le regole, spiegarne le finalità, elencarne le discipline con tutte le varianti scaturite negli anni. Ma, forse, il migliore è narrare le gesta di chi quello sport l’ha reso grande, attraverso le proprie imprese, le proprie azioni, le proprie sfide.
Ed è proprio dal concetto di competizione che parte Le sfide dei campioni, un’antologia di quindici racconti a tema sportivo, dove scoprire, o riscoprire, personaggi ed eventi che hanno fatto grandi quindici diverse discipline.
Non una semplice raccolta di cronache di quanto accaduto in una determinata manifestazione, o tra due specifici atleti, ma un percorso attraverso luoghi e tempi differenti, e spesso così lontani da chi legge, tanto da non averli neanche vissuti, alla scoperta di donne, uomini e sfide, che hanno fatto grande lo sport e l’Italia.

Sì, perché in ogni storia c’è un’istantanea del momento storico nel quale quell’evento ha avuto vita: un viaggio nel viaggio, all’interno del quale Vergari ci riporta al primo concerto italiano dei Beatles, agli anni di piombo con la morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, alle torride estati di metà anni ’90, con le pale dei ventilatori a far da colonna sonora all’afa. Ritratti di un’Italia che non c’è più, fatta di tram e quotidiano da cento lire in tutto. Nostalgia e malinconia, che si mescolano in chi quegli anni li ha vissuti e li sente così tremendamente lontani, e in chi quei decenni avrebbe voluto viverli appieno e invece li ha sfiorati appena. Storie e Storia, quella con la esse maiuscola, che si incontrano e si fondono, e avviluppano il lettore fin dalle prime righe.

 

Italia, anno del Signore 1965.

Lo stipendio di un operaio del Bel Paese è di circa 86.000 lire. Un biglietto del tram e un quotidiano, da leggere durante il tragitto, fanno cento lire in tutto. Un caffè in tazzina ne costa sessanta, e Addio alle armi, di Ernest Heminghway, è il primo Oscar Mondadori ad essere venduto in edicola, a 350 lire. Il soggiorno in una pensione di Cesenatico, tutto compreso, costa mille e cento lire al giorno a persona e il pedaggio da Napoli a Milano sull’Autostrada del Sole – appena inaugurata da Aldo Moro – costa 2950 lire.

Sanremo – condotto da Mike Bongiorno – lo vince Bobby Solo, con Se piangi se ridi, in coppia con il gruppo folk statunitense The New Christy Minstrels. E proprio dagli stati uniti, pochi giorni dopo, arriva l’eco e il clamore per l’invio di truppe nel Vietnam del Sud. Intanto Vittorio De Sica ottiene l’Oscar per il film Ieri, oggi, domani, interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni.

Giugno, invece, ha una storia a sé. E – almeno per l’Italia – sarà un mese incredibilmente denso di accadimenti. È il mese in cui l’Italia decide di bloccarsi, come in un grande sciopero generale, per osservare due grandi eventi milanesi.

 

E i due grandi eventi milanesi erano il concerto dei Beatles al velodromo Vigorelli, ma soprattutto il match tra Nino Benvenuti e Alessandro Mazzinghi a San Siro: un incontro che resterà non solo nella storia della boxe, ma anche in quella italiana.

Come per questa sfida, ogni narrazione è pregevolmente incardinata all’interno del contesto nel quale si è sviluppata, e nel quale ha appassionato migliaia e di migliaia di sportivi.
Si va, così, dall’Italia della fine degli anni Settanta dove Moser e Saranno battagliavano a colpi di pedale, passando per la finale del campionato italiano di basket 1983 tra Roma e Milano, dove in panchina sedevano rispettivamente Valerio Bianchini e Dan Peterson, fino ai giorni nostri, con il raffronto tra Gigi Buffon e Gigio Donnarumma.

Un libro come un viaggio, attraverso più di mezzo secolo di storia d’Italia, e ben quindici discipline sportive diverse. Un viaggio da percorrere comodamente seduti sulla propria poltrona, approfittando di questi giorni di riposo forzato.