LiberaLibri – Un Giallo Natale in quattro romanzi d’autore

Nel nostro ultimo appuntamento con lo speciale “Giallo Natale” della rubrica LiberaLibri, abbiamo selezionato, tra numerose opere a disposizione, quattro romanzi gialli, le cui vicende si svolgono proprio nel periodo natalizio.

 

Mavis Doriel Hay è stata una delle più apprezzate rappresentanti della crime fiction inglese dell’inizio del secolo scorso, e in “Natale con delitto”, intreccia sapientemente giallo e mistero, dando vita ad una storia accattivante. La vicenda ruota attorno al personaggio di Sir Osmond Melbury, un burbero aristocratico inglese, che, come ogni anno, chiede ai quattro figli di raggiungerlo a Flaxmere, con le rispettive famiglie, per festeggiare il Natale. L’invito viene esteso anche a Miss Portisham, la giovane e affascinante segretaria dell’uomo, che si pensi stia ordendo un piano per mettere le mani sul patrimonio del vecchio, e la cui presenza acuisce il clima di tensione tra i fratelli e le rispettive famiglie. Ma quando sembra che i festeggiamenti stiano per concludersi senza particolari problemi, Sir Osmond viene trovato morto nel suo studio, con un colpo di pistola sparato alla testa. È stato ucciso o si è suicidato? Chi può trarre vantaggio da questa morte? Al colonnello Halstock, commissario capo della contea, spetta il compito di risolvere il mistero.

 

Altri luoghi e altre epoche per “Il ladro di Natale”, di Mary Higgins Clark, nel quale l’investigatrice Regan Reilly e la detective dilettante Alvirah Meehan, si trovano ad indagare sulla scomparsa di un particolare abete, scelto per diventare il celebre albero di Natale del Rockfeller Center, prima che l’albero parta dal Vermont, direzione New York. Nessuno è al corrente che l’albero, però, nasconde tra i suoi rami un tesoro di inestimabile valore, celato anni prima da un temibile truffatore, ora uscito di prigione, con l’unico obiettivo di riappropriarsi dei preziosi. Ad Alvira e Regan, in vacanza nella zona con i rispettivi partner, tocca l’arduo compito di ritrovare l’albero, e il tesoro.

 

 

In “La voce” di Arnaldur Indriðason, ambientato nella fredda Reykjavik, all’interno del seminterrato di un grande hotel, viene ritrovato il corpo senza vita di un uomo, con indosso il vestito di Babbo Natale, e i pantaloni abbassati. È il portiere dell’albergo, che era solito travestirsi durante le festività natalizie, per intrattenere i piccoli ospiti presenti nella struttura. L’agente Erlendur dovrà scavare nella vita dell’uomo, entrando a contatto con gli strani personaggi che popolano l’hotel, scoprendo quanto di poco pulito possa trovarsi dietro la facciata di irreprensibilità ed eleganza, che ne copre la facciata. Dall’infanzia della vittima affioreranno particolari sconcertanti, ed utili all’indagine nella difficile ricerca dell’assassino.

 

 

Per mano mia” è la quinta indagine del commissario Ricciardi, nato dalla penna e dalla fantasia di Maurizio De Giovanni. Nella Napoli del 1931, i corpi di un funzionario della Milizia fascista, e della sua consorte, vengono ritrovati senza vita vicino la spiaggia di Mergellina: entrambi sono stati uccisi con un’arma da taglio, ma le modalità fanno pensare che l’assassino possa essere più d’uno. L’unica a salvarsi è la piccola figlia, perché era a scuola. Il commissario Ricciardi utilizzerà il suo dono per ascoltare le ultime frasi pronunciate dalla coppia prima di morire, senza però che queste possano indirizzare le indagini in una determinata direzione. Ne nasce così una corsa contro il tempo, tra i vicoli di Napoli e le casupole dei pescatori, in una città addobbata per il Natale, ma con il suo ambiguo doppio volto.

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