Iniziano i mondiali: 15 libri sul calcio assolutamente da leggere

Ci siamo, il conto alla rovescia per i mondiali di Qatar 2022 è iniziato. Ormai è questione di ore e poi inizieremo a vedere le prime partite. Visto che sarà ancora un mondiale senza gli Azzurri per ingannare la noia o l’assenza di adrenalina noi di Liberementi abbiamo deciso di farvi un regalo e di lasciarvi delle mini recensioni dei 15 migliori titoli di calcio che abbiamo letto in questi mesi. Buone letture… e buon mondiale!


Calcio Liquido


Secondo Vujadin Boškov, c’è una legge eterna nel calcio: i giocatori vincono, gli allenatori perdono. Eppure non si può pensare alla storia del calcio se non all’interno della storia della tattica e dei suoi principali strateghi: gli allenatori.
Calcio liquido ripercorre gli ultimi trent’anni di evoluzione tattica della Serie A e più in generale del calcio italiano, partendo dal Big Bang di Arrigo Sacchi. Si va dall’avanguardia degli anni Novanta, in cui la Serie A è il paradigma globale e domina le coppe europee, alle moderne proposte tattiche, più aggressive e meno speculative, passando per la crisi successiva al Mondiale del 2006. Infine, si arriva alla nuova proposta di gioco della Nazionale di Mancini. Calcio liquido, con un linguaggio chiaro e accessibile, ripercorre tutti i momenti decisivi e gli allenatori importanti del nostro campionato, con uno sguardo anche ai tecnici stranieri più influenti per il calcio contemporaneo. Da Sacchi a Capello, da Zeman a Lippi, da Spalletti a Mourinho, da Ancelotti a Sarri, fino a Conte, Gasperini, Allegri e Mancini: modi diversi di pensare il calcio, tutti ugualmente validi, alcuni più vincenti di altri. Calcio liquido (66thand2nd) 16€

Un calcio alla guerra


Un prezioso album di ricordi di guerra e calcio. Nomi, fatti, città, calci a un pallone e azioni di resistenza contro l’invasione nazifascista. Questo è “Un calcio alla guerra” di Davide Grassi e Mauro Raimondi. Un libro che racconta storie individuali e collettive che esaltano il coraggio e l’abnegazione dei molti sportivi coinvolti nella seconda guerra mondiale. Vicende di persone che sono passate dal campo di calcio alla lotta per la Liberazione, in qualche caso pagando con la vita. Storie più o meno note come quelle di Giacomo Los e Cestmir Vycpalek o le incredibili partite giocate tra partigiani e nazisti o quelle fra reclusi nei lager e i loro aguzzini, a cui si ispirò il film di John Houston, “Fuga per la vittoria”, passando per un episodio che pochi conoscono: il rastrellamento avvenuto dopo la partita fra Milan e Juventus del 2 luglio 1944. Da leggere per tenere viva l’unica difesa che possiamo attivare contro questi fatti: la memoria. Un calcio alla guerra (Le Milieu) 17,90€

Invasione di campo


È nato come un divertissement letterario-sportivo, ma chi scrive confessa di essersi fatto prendere la mano ed eccoci dunque a raccontare – durante gli Europei di calcio – ancora un altro libro a tema “pallone”. Questa volta lo facciamo con Invasione di campo. Il gioco del calcio nel linguaggio e nel racconto della politica. Il calcio, si sa, è un linguaggio universale e in quanto tale può raccontare tutto a tutti e non necessariamente bisogna restare nell’ambito sportivo. Espressioni, vocaboli, modi di dire dello sport più famoso del mondo spesso ci vengono in aiuto per essere più chiari anche in altri settori. Uno su tutti: la politica. Lala e Nichil scrivono n saggio con la prefazione  di Marco Damilano che tra narrazione e linguistica ci spiega come il mondo del calcio abbia invaso il lessico e la rappresentazione della politica. Invasione di campo (Manni) 16 €

Spagna 82


Fu un trionfo. Nessuno avrebbe immaginato che l’Italia di Bearzot avrebbe potuto compiere un’impresa del genere e salire imbattuta sul tetto del mondo, eppure in quella squadra giocavano alcuni fra i più grandi calciatori della nostra storia: da Zoff a Scirea, da Paolo Rossi a Tardelli, e poi Bruno Conti, Cabrini, Antognoni, Graziani… Certo, dall’altra parte c’era il Brasile di Zico, la Germania di Rummenigge, e l’Argentina di un giovane fuoriclasse che avrebbe cambiato la storia del calcio, Diego Armando Maradona. E con loro un mondo intero, dal Camerun a El Salvador, con i loro sogni e i loro eroi. E invece l’Italia vinse, e fu bellissimo. Talmente bello, talmente incredibile che sembra una favola. E questa favola ce la racconta l’autore ed editore Aldo Putignano che ci porta indietro nel tempo e ci fa rivivere (forse) la più indimenticabile delle avventure azzurre mai vissute in estate. In questo periodo in cui celebrazioni, eventi, festeggiamenti e libri per ricordare i 40 anni del Mundial si sprecano… il nostro cassetto dei ricordi si è aperto con il lavoro di Putignano. Per sognare. Ancora una volta. Spagna 82 (HomoScrivens) 15€


Rigore di testa



Il noto giallista Marco Malvaldi e il data scientist Paolo Cintia scrivono a quattro mani un saggio sul gioco del calcio e i numeri e ci fanno capire, con una scrittura semplice, divulgativa e mai accademica, quanto la matematica possa spiegare quello che succede su un rettangolo di gioco e spesso anche prevederlo. Come? Leggendo e interpretando i dati che (a migliaia) sono disponibili dopo ogni singola partita su ogni singolo giocatore. E così possiamo capire cosa si nasconde dietro un calcio di rigore segnato o nella valutazione di un giocatore. Del resto calcio e numeri sono sempre andati di pari passo, si pensi alle pagelle dopo le partite che sono stato il primo (ancora oggi utilizzatissimo) tentativo di ancorare un numero a una prestazione. Cosa impariamo da questo libro? Che i dati ci dicono tanto, spesso anche troppo e che per comprenderli davvero dobbiamo essere non dei semplici matematici ma dei conoscitori a 360 gradi di tutto quello che avviene su un terreno di gioco. Come sempre è il mix tra conoscenze a rivelarsi l’arma vincente! Rigore di testa (Giunti) 18€

Libero di sognare


Libero di sognare è il libro autobiografico scritto da Franco Baresi e pubblicato da Feltrinelli. Lo storico capitano del Milan ripercorre le tappe più importanti della sua vita professionale e non: dall’infanzia nella campagna lombarda, quando vivere in città e avere un bagno in casa sembrava cosa da ricchi, fino ai trionfi rossoneri con un finale di carriera segnato dalla maglia numero 6 del Milan ritirata per sempre e fatta salire al cielo in una delle punte massime del berlusconismo pop-sportivo. In mezzo alla storia c’è l’Evento. Quello con la “E” maiuscola. Se la carriera di Franco Baresi è stata una collezione di vittorie e successi resta un neo sulla sua pelle di calciatore e quel calcio di rigore sbagliato nel 1994 durante la finale mondiale Italia – Brasile compare per tutto il libro e anzi ne apre ogni capitolo. Una risposta al non detto, alla domanda che spesso tanti non fanno e alla quale risponde direttamente il protagonista: ci si convive con quell’errore. Ma non ti lascia mai. È sempre con te nel bene e nel male. E forse il bene che è scaturito negli anni successivi è anche merito di un calcio troppo alto, in una notte italiana di 27 anni fa. Libero di sognare (15€) Feltrinelli.

Storia d’Italia del Calcio e della Nazionale


Secondo di tre tomi (a trilogia conclusa supereremo abbondantemente le mille pagine) “Storia d’Italia del Calcio e della Nazionale. Uomini, fatti, aneddoti (1950-1994) di Mauro Grimaldi continua nel suo ambizioso obiettivo: raccontare la storia della nazionale italiana e al tempo stesso raccontare la storia d’Italia. Si parte dalla ricostruzione e dal boom economico e si arriva ai mondiali del 94 che oltre al rigore di Baggio si portano dietro i primi semi di quella che di lì a poco divenne la seconda Repubblica.Sappiamo già cosa aspettarci nell’ultimo capitolo, si partirà con una delusione Europa (Inghilterra 96) e finirà col parlare sempre inglese con il 2021 e una certa finale a Wembley. Storia d’Italia del Calcio e della Nazionale (Lab Dfg) 14,90



Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio


Ogni Europeo è contestualizzato nel suo periodo storico e l’autore Paolo Valenti ci racconta l’atmosfera rivoluzionaria del 1968, il terrorismo di matrice islamica e gli anni di piombo. Ogni edizione viene inserita nell’ambito socio culturale al quale appartiene con dei riferimenti che vanno poi a sfociare negli eventi del torneo. Ma non solo. Il vero valore aggiunto delle pagine del libro sono curiosità, aneddoti e retroscena capaci di catturare l’attenzione di ogni amante del calcio: dalla storia della monetina che aprì le porte della finale del 1968 all’Italia al “cucchiaio” di Totti. Dettagli che, in molti casi, vengono raccontati proprio dai diretti protagonisti. Da Parigi a Londra. Storia e storie degli Europei di calcio (Ultra Sport) 16,50€

Luis Vinicio


Questa autobiografia di Luis Vinicio (scritta insieme all’ottimo Paquito Catanzaro) fotografa quello che una volta è stato il mondo del pallone e ce lo dona. Centravanti di razza, capocannoniere nella stagione 65/66, allenatore schietto. Con una doppietta fece nascondere Herrera in bagno per la vergogna di prematura liquidazione e che appesi gli scarpini al chiodo decise di passare sei messi in Brasile e sei in Italia per vivere solo d’estate. Aneddoti-antidoto, per restituirci uno sport che dovrebbe ricordare di essere uno strumento per muovere emozioni, prima che capitali. Di storie simili ne servirebbero di più. Decisamente. Luis Vinicio. Il leone di Belo Horizonte (Homo Scrivens) 15€

De Rossi o dell’amore reciproco



La storia della carriera di Daniele De Rossi è la storia degli ultimi anni del calcio italiano. Gli anni in cui le nazionali ancora vincevano (a livello under21, olimpionico e maggiore) e gli anni della Roma campione d’Italia, poi sottomessa alla maledizione dell’eterno secondo posto. Gli anni di calciopoli, gli anni di strapotere dell’Inter e della Juve. Il giornalista Daniele Manusia scrive un libro da leggere su più livelli. Da un lato una narrazione del calcio italiano, appunto, grazie alla ricostruzione della carriera del campione del mondo, uomo dal carattere particolarmente complesso e sfaccettato. L’altra lettura va invece oltre e ci serve il titolo per aiutarci a entrare nel vivo, per comprendere una reciprocità di affetto che non lega il giocatore con l’autore (che confessa di aver incontrato il centrocampista della Roma meno volte di quante ne potrebbe contare su una sola mano), ma quel legame, quel doppio vincolo d’amore è tra De Rossi e i suoi tifosi. Fateci caso, recuperate dei video, dopo ogni gol della Roma o della Nazionale De Rossi è (quasi) sempre il primo a correre ad abbracciare il marcatore. È il primo a festeggiare. Lì scocca la scintilla e nasce la reciprocità tra noi e lui. Quando De Rossi giocava, molti cuori battevano all’unisono. Daniele De Rossi o dell’amore reciproco, 66thand2nd, 14 euro.



Béla Guttmann – Il grande ritorno


Il libro di questa settimana è Béla Guttmann – Il grande ritorno. Guttmann è stato un grande uomo di calcio. Su di lui sappiamo tutto quello che ha fatto come allenatore. I trionfi, le coppe dei campioni, la rivoluzione tecnica che lo hanno portato quasi sessanta anni fa ad avere un profilo che sarebbe attuale ancora oggi, magari paragonato a grandi allenatori come Guardiola o a Mourinho. Sappiamo anche della sua “maledizione” che lanciò contro il Benfica il giorno dopo la vittoria della coppa dei campioni del 1962. Il club portoghese non volle rinnovargli il contratto e lui tuonò con un anatema: “Non vincerete più nulla in Europa per almeno un secolo”. E così fu. Da quel 1962 il Benfica ha avito la chance di vincere altre otto finali europee, ma le ha perse tutte. Da lì a diventare leggenda il passo, lo capite bene, è stato brevissimo. Ma cosa c’è stato prima? Il libro di David Bolchover (scrittore e giornalista inglese) ricostruisce gli anni più sconosciuti di Guttmann: la sua gioventù, l’attività da calciatore, l’esperienza americana, quella italiana (Padova, Triestina e Milan nel secondo dopoguerra) e soprattutto la persecuzione nazista. Perché Guttmann era ebreo e dovette affrontare anche la battaglia più dura e indicibile. Quella che probabilmente l’ha reso l’uomo che è stato: una leggenda sul campo e fuori di cui ancora oggi si parla con rispetto e devozione. Ma non ditelo ai tifosi del Benfica.  Béla Guttmann – Il grande ritorno (ed.Milieu) 17,90 €


RadioGol


Tutto il calcio minuto per minuto compie 60 anni e come ogni (bella) storia che si rispetti i festeggiamenti saranno importanti. Sono lontane le domeniche delle radioline, gracchianti testimoni che come in una staffetta viaggiavano tra mano e orecchio facendosi simbolo di un’era. Scusi (sottintendendo lei che ha l’orecchio incollato alla radio) mi saprebbe dire che fa il Milan? E quell’attimo di attesa che correva tra domanda e risposta aveva il potere di cambiare le sorti di un’intera settimana. Le voci di Tutto il calcio sono hanno disegnato l’infanzia di intere generazioni. Voci a cui ognuno ha – per anni – attribuito il suo personalissimo volto e quante delusioni quando a quel nome finalmente si davano un naso, degli occhi e anche (ma non sempre) dei capelli. In questo compleanno così importante la lettura consigliata è Radiogol – Trentacinque anni di calcio minuto per minuto di Riccardo Cucchi, prima voce – per anni – della trasmissione di Radio Rai che nel suo libro racconta la sua storia professionale, che si incrocia con la storia del calcio italiano e dunque anche con la nostra vita. Perché ci sono state, sportivamente e non solo, delle domeniche indimenticabili e spesso a raccontarcele c’era proprio Cucchi. Giornalista capace di disegnare con le parole una geografia di emozioni in grado di farci sentire tutti più vicini. Tutti più uniti. Tutti parte di una stessa, bellissima, storia. Radiogol, Il saggiatore, 18€.



Dov’è la vittoria
?


La ragione di Stato è un collettivo che – citiamo il risvolto di copertina del libro – si occupa di sport, di vicende politiche nazionali e del loro fantozziano connubio. L’invito per comprendere meglio cos’è è quello di andare a cercare l loro pagina si Instagram, meglio però se prima passate in libreria a prendere una copia di Dov’è la vittoria? A metà strada tra il saggio e il romanzo memoir, il libro ci porta indietro negli anni Novanta e ce li fa rivivere attraverso i tre mondiali (Italia 90, USA 94 e Francia 98) tutti accomunati da un dettaglio: nazionale italiana fortissima, ma sconfitta sempre i calci di rigore. In mezzo riferimenti pop e politici raccontanti con una dose di sarcasmo e ironia che vi farà innamorare di questo lavoro, soprattutto se avete avuto modo di vivere quegli anni in prima persona e quindi se sfogliare queste pagine in un certo senso non diventi una madeleine proustiana, ma – fate conto – cucinata dalla Gialappa’s Band.  Un connubio interessante non trovate? Dov’è la vittoria (66thand 2nd) 15€



11 luglio 1982


L’11 luglio del 1982 in Italia c’era un’ondata di caldo anomalo. Il Po’ era ai minimi storici a causa della siccità e nel Paese si respirava in lungo e in largo la voglia di tornare alla normalità, dopo un periodo segnato da terrore e fatica. Come spesso accade è lo sport a dare il via ai cambiamenti più potenti e quella sera, quell’11 luglio del 1982 l’Italia contro ogni pronostico era arrivata a giocarsi la coppa del mondo contro la Germanie dell’ovest.  Nessuno credeva all’Italia finalisti al Mundial 82, nemmeno Claudio e sua madre che si ritrovano su un treno partito da Milano e diretto verso la Sicilia, dove trascorreranno un bel pezzo di estate. Quel treno che taglia a metà un intero Paese diventa così una finestra mobile che si affaccia sull’Italia e man mano che si muove incrocia sguardi, vite e storie di chi dietro a quel trionfo vedeva anche un altro tipo di vittoria. Qualcuno ha detto che la notte dell’11 luglio in Italia finirono gli anni di Piombo. Qualcosa era cambiato. C’era voglia di prendersi il mondo e gli anni Ottanta erano appena iniziati. Succedeva quaranta anni fa e un poco vorremmo che un briciolo di quella magia così perfettamente disegnata da Castaldi arrivasse fino a qui. 11 Luglio 1982 (Feltrinelli Comics) 17€. https://tidd.ly/3uAw0Qg

Un altro calcio

Leale, carismatico, sensibile. Borja Valero, intelligente tanto con il pallone tra i piedi quanto nel dosare le parole lontano dal terreno di gioco, è stato un calciatore atipico, il prototipo dell’anti star, un uomo che ha sempre deciso con il cuore. Non è cambiato da quando era solo il bambino della carretera al debutto con il Real, dal breve periodo inglese all’approdo nella sua Firenze (passando per l’Inter), dove è rimasto complessivamente per sei stagioni. Qui per tutti è “Il Sindaco”, qui l’amore per la maglia viola continua a pulsare forte oggi come il primo giorno. E qui vive tuttora, dopo la clamorosa decisione dell’estate 2021 di lasciare i grandi palcoscenici e iniziare una nuova avventura al Centro Storico Lebowski, squadra fiorentina gestita e finanziata dai propri stessi tifosi che milita nel campionato Promozione. Perché ciò che conta è la passione, la voglia di farsi dare il pallone lì in mezzo, ancora. Un altro calcio (Rizzoli) 18€