Dubi in certezze: la somma delle possibilità

Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se? Se fossimo nati in un differente momento storico, in un posto che appartenga ad altri paralleli? Se avessimo scelto un’altra scuola, se il lavoro per il quale abbiamo optato fosse totalmente diverso, se avessimo svoltato a destra o imboccato quell’altra strada, dove saremmo arrivati? E in mezzo a tutte queste occasioni, in mezzo a questi multiversi che diventano i nostri destini in base a come decidiamo di navigarci in mezzo, ci fossero dei punti fermi, dei comuni denominatori che indifferentemente da che strada decidiamo di prendere, li ritroveremo sempre sul nostro cammino, ricorrenze che saremo capaci di riconoscere in tutte le vite, in tutte le possibilità, che sarebbero li ad accompagnarci magari in forme diverse, ma senza perdere la loro importanza ed influenza nel mezzo delle nostre venture. Innegabilmente ci sono stati spesso dei momenti nei quali osservando la nostra vita con discernimento, ripensando ai bivi della nostra vita, ci siamo chiesti cosa sarebbe stato se…

In letteratura non mancano esempi di tale argomento ma prima di parlarvi di questa lettura prorompente, non posso non suggerirvi di leggere la toccante poesia della poetessa polacca Wislawa Szymborska dal titolo “Ogni caso”… Non vi è forma della parola che manchi di grazia quando è scritta con armoniosa delicatezza, quando accomuna e non separa, quando lenisce ma anche quando infiamma per bruciare tutto ciò che non esiste per elevarla al massimo del suo potenziale, quel potenziale che sa di divino.

4321 si rivela essere un libro che quel potenziale lo ha raggiunto, un’opera impetuosa, e Paul Auster un autore lungimirante, toccante, furioso e violento, inaspettato, allavanguardia, delicato, e oltremodo capace di toccare argomenti e avvenimenti con un ritmo che mi ha fatto divorare questo laterizioin poco tempo

Un finale che travolge, uno scritto che ti fa vivere ogni possibilità di vita del protagonista come fosse la tua, Archie o meglio Ferguson diventa il lettore e il lettore non può far altro che farsi trascinare dalla miriade di possibilità del destinoe se avessi scelto quel occasione invece di questa, e se mi fossi innamorata di quella persona, o se invece avessi mollato tutto per quellamore folle, se avessi deciso di seguire i sogni che altri hanno sognato per me e non i miei cosa sarei io oggise a quel angolo avessi svoltato a sinistra invece di tirare dritto, o se invece di restare fossi partita?

Un libro che risveglia le mie più profonde e costanti domande che mi hanno accompagnata nella mia esistenza, ho sentito questo libro parte di me prima ancora che lo sfogliassi e iniziassi le molteplici vite di Ferguson.

Argomenti pesanti e intoccabili allepoca come lomosessualità e il modo in cui la rende naturale come in effetti dovrebbe essere, le guerre, atrocità che mai come oggi non smettono di perpetrarsi e la lotta per i diritti civili e contro quelle barbarie razziali di chi con la sua battaglia ha fatto la storia seppur nel suo piccolo. Lo sport, che impregna le pagine e dove trovo la descrizione perfetta e la mia reincarnazione in quel personaggio che è Artie Federman, dove per la prima volta mi sono imbattuta in una definizione che mi rispecchiasse, sebbene non condividendo ne sperando la fine riservata a questultimo dallautore.

E poi, largomento sempre presente con forte densità nel libro: la scrittura, una passione e una necessità che accompagna Ferguson in tutte le sue vite, in tutte le sue molteplici attuazioni, tanto da renderla il comune denominatore dei poliedrici destini di Archie. Non posso negare di esserne stata ispirata e capita, confermando come le cose accadano si a caso, ma mai per caso. Come i libri sappiamo trovarti e farsi trovare, dove mille pagine diventano specchio e riflesso di una vita intera e dei sogni e delle casualità che è capace di contenere: quella del personaggio e quella del lettore.

E poi ancora, Amy, la ragazza, la donna, lamica, la sorellastra, lamante, che si aggrega a lui in tutte quelle possibili esistenze, un altro comune denominatore, lamore, che sa sempre come sconfinare attraverso il tempo e il destino.

Auster ha trasformato la scrittura in viaggio, vita, trascendendo tempi e temi profondi, toccanti, necessari, fondamentali per capire e per capirsi, aprendo quello squarcio mai scontato che separa il lettore dalle inanimate pagine di un oggetto, trasportando entrambi in quella dimensione dove si perdono e si dissolvono i confini delluno e dellaltro.

Semplicemente meraviglioso!

E voi quante vite avreste potuto vivere se…? E poi ancora: é troppo tardi per cambiare rotta e se non lo fosse, cosa state aspettando?

Buona lettura folksNon esitate a farvi trascinare e travolgere, assaporando tutte le vite possibili!

Dubravka Dacic

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