APRI: racconti per corrispondenza

APRI è un progetto di racconti per corrispondenza. Ogni mese agli abbonati arriva una busta con un racconto autoconclusivo scritto da un’autrice o un autore differente: ogni storia è in forma epistolare, ogni lettera racconta una storia.

APRI vuole giocare con tutto ciò che una lettera può raccontare anche al di fuori del semplice testo: la grafia, gli errori, la carta, la busta e il destinatario (fittizio e non) fanno parte della storia, come se il lettore a tutti gli effetti aprisse e leggesse qualcosa destinato a qualcun altro. Ogni busta può contenere foto, cartoline o biglietti, essere strappata, macchiata o scarabocchiata.

La lettera arriva al lettore chiusa, e già dal francobollo e dal destinatario inizia a raccontare la sua storia.

Quando ancora di APRI non esisteva niente se non l’idea di creare un abbonamento di racconti in forma di lettere, molte (forse troppe) energie sono state spese per trovare il nome giusto. Era difficile creare qualcosa senza sapere ancora come chiamarlo. Serviva un nome che comunicasse insieme la nostalgia e il calore della narrazione epistolare, il mistero di storie sempre nuove e segrete, magari usando un’arguta citazione letteraria.

Ci era stato suggerito Tristero (da Thomas Pynchon), la rete di comunicazione clandestina risalente al medioevo e antagonista al sistema postale del Sacro Romano Impero. Avevamo pensato a Il quinto messaggero, l’ultimo Cavaliere del Re che ne I sette messaggeri di Buzzati galoppava per anni per recapitare le sue lettere. Avrebbe potuto chiamarsi Ersilia, come la Città Invisibile di Calvino dove “ragnatele di rapporti intricati cercano una forma”, o Morag, il nome dell’amica-di-matita di Charlie Brown.
Per diversi mesi è stato P.S., che di volta in volta poteva significare Post Scriptum, Posta Sperduta, Parole Scritte, Piccole Storie o Pomodori Secchi.

Alla fine tra tutti ha vinto un’azione semplice, un suggerimento ammiccante, forse l’acronimo di una società segreta: APRI. Perché in fondo è solo quando strappiamo la busta che decidiamo di diventarne i destinatari, e il mittente smette di essere un estraneo.

Fonte: https://apri.website/