Gli Urania di Marzo: quattro volumi in uscita questo mese

Marzo sarà un mese decisamente ricco per gli appassionati del genere fantascienza e soprattutto per i lettori e collezionisti di Urania.

Le uscite della famosa collana, infatti, saranno ben quattro, con Urania Jumbo e Urania Millemondi ad arricchire il già prezioso appuntamento mensile con Urania e Urania Collezione.

Per la serie ammiraglia, ecco il romanzo di Gregory BenfordOltre Plutone”.

Il successo della loro missione su Marte ha reso Julia e Victor i più famosi astronauti della storia. Anni dopo, una nuova impresa attende la prima coppia marziana, e l’equipaggio della Highflyer, alle più remote estremità del sistema solare, allo scopo di investigare su una serie di strani fenomeni. La tempestosa Shanna Axelrod, capitano della Prosperian, sostiene di aver scoperto delle forme di vita senzienti, capaci di vivere e prolificare a temperature di -300°, sulle rive ghiacciate dell’oceano di Plutone. I due equipaggi dovranno superare le proprie rivalità, unire le forza, e indagare gli enigmi delle zone più esterne del sistema solare, luoghi di frontiera, ricchi ei meraviglie inimmaginabili, e allo stesso tempo di terribili minacce per l’umanità.

 

Nella collana Collezione, è il turno di due romanzi di un autore italiano, Pierfrancesco Prosperi, con “Garibaldi a Gettysburg”, vincitore del Premio Italia 1998, e il seguito inedito “Ritorno a Gettysburg”, che ne completa il ciclo.

Se Garibaldi avesse partecipato alla Guerra Civile, come sarebbe cambiato il corso della Storia? È questa la domanda che si pone Andrea Venier, insegnante veneziano di liceo che si ritrova improvvisamente coinvolto in un viaggio in America e nella realizzazione di un film sull’argomento. Quello che Andrea non si aspetta, però, è di finire in una realtà parallela dove il corso della storia è cambiato davvero. Al suo ritorno dagli Stati Uniti, al posto di Venezia, Andrea ritroverà Venedig, Land della Repubblica Federale Austriaca. Ma quale sarà stato l’elemento che ha alterato così drasticamente il corso della storia? E ci sarà una possibilità di cambiarlo ancora una volta per riportarlo alla normalità?

 

Il primo appuntamento del nuovo decennio con Millemondi, coincide con il primo volume di Infiniti universi, antologia di racconti scritti dalle più abili penne della fantascienza anglosassone.

Si tratta, infatti, della Year’s Beste Science Fiction, a cura dello stimatissimo e rimpianto Gardner Dozois, giunta alla sua trentacinquesima ed ultima edizione. La raccolta sarà articolata, come consuetudine, su tre volumi, in un arco temporale che si concluderà nella primavera del prossimo anno. In questa prima parte sono presenti trentotto racconti, scritti da grandi autori come Nancy Kress, Ray Nayler, Kelly Robson, Linda Nagata, Michael Swanwick, Carter Scholz, Rich Larson, Jack Skillingstead e Burt Courtier, R.S. Benedict, Indrapramit Das, Alastair Reynolds, Aliette de Bodard, Naomi Kritzer, James S.A. Corey e Bill Johnson, con la prefazione di Franco Forte.

 

Per l’uscita numero 10 della seria Jumbo, infine, ecco “Ancillary Justice” di Ann Leckie, primo romanzo della fortunata trilogia “Ancillary” (o, anche detta, “Imperial Radch”), la saga segnata dall’intenzionale assenza di caratterizzazione esplicita di genere.

Breq non è quello che sembra. La donna che stando la caccia a un prezioso manufatto dell’unica specie aliena che sia riuscita ad opporsi all’Uomo, i Presger, nasconde un segreto. Breq in reatlà è uno dei corpi ancillari dell’Intelligenza Artificiale della nave stellare da guerra “Justice of Toren”, distrutta diciannove anni prima perchè l’ufficiale al comando, la tenente Awn Elming, aveva scoperto un segreto che minacciava l’esistenza stessa dell’impero Radchaai. In cerca di vendetta, e della propria identità, (perchè continua a sentire delle canzoni se è solo un essere artificiale?), Breq si mette in viaggio verso il cuore del Radch insieme a Seivarden Vendaai, una reduce del passato che credeva fosse morta mille anni prima, ritrovata su uno sperduto pianeta ghiacciato ai margini dell’impero.