Sampdoria-Roma.
Roma-Sampdoria.
Casa o trasferta non fa la differenza, in questo caso.
È la partita del coast to coast di Totti.
O del gol più bello del Capitano. Sinistro al volo defilato su assist di Cassetti.
È la partita di quel balordo 25 aprile 2010 quando abbiamo lasciato uno scudetto sul prato dell’Olimpico e sui guanti di Storari.
È la partita della mia prima (che ricordi almeno) Coppa Italia.
E della mia prima finale di Supercoppa. Persa, chiaramente.
Ed è stata pure la mia prima partita allo stadio sospesa per maltempo. Ricordo benissimo quella sera, quella pioggia e la mia rassegnazione nel dover accettare che anche a Roma si possono sospendere partite causa meteo.
Per me, la Samp, è una specie di pietra miliare. Ogni volta che l’incontro lungo il mio cammino capisco qualcosa. O qualcosa accade. Qualcosa di fondamentale. Qualcosa che magari un po’, pure se non lo vuoi, ti prende e ti cambia.
In tre parole: ti fa crescere.
Per tutti i motivi elencati fino ad ora il libro da leggere per Sampdoria – Roma (domenica 20 ottobre, ore 15) è Saltatempo di Stefano Benni.
Dietro a questo libro ci sono una serie di fatti e ricordi che custodisco gelosamente dentro la mia testa e dentro il mio cuore. Però, se qualcuno mi chiedesse di nominare il libro che più di tutti mi ha fatto crescere e che un po’ mi ha fatto diventare quello che sono oggi, un po’ come la Sampdoria, quel libro è proprio Saltatempo di Stefano Benni.
Un romanzo di formazione in tutto e per tutto che racconta di un’Italia che non c’è più, smarrita in cima a l’appennino tosco-emiliano, ma che resiste tra quelle pagine e dentro i gli occhi del lettore.
Leggete Saltatempo, fatelo leggere ai vostri figli adolescenti, leggetelo voi. Io l’avrò letto una decina di volte e per un lungo periodo della mia vita è stato sul mio comodino a portata di mano, nel caso ci fosse stato bisogno di un briciolo di tranquillità, prima del sonno.
Saltatempo
di Stefano Benni
Feltrinelli
pp. 265
9,50 euro