Il buio in sala – CineMAH, di Leo Ortolani

Il protagonista di Cinquanta sfumature di grigio?
Espressivo come una caffettiera che apre una scatola dell’Ikea e scopre che non ci sono le istruzioni.

L’ultimo guerre stellari?
J.J. Abrams è un regista che ama strizzare l’occhio al pubblico, e quindi il film è preceduto dalla pubblicità del collirio Fresconi.

In Die Hard Bruce Willis spara a tutti?
E allora perché non ammazzare pure i dialoghi con una bella mitragliata?

Queste, ed altre ,pratiche soluzioni per combattere la noia da grande schermo, sono a vostra completa disposizione in Il buio in sala – CineMAH, di Leo Ortolani. Sì,il papà di Rat Man stavolta lascia a casa il suo supereroe che flette i muscoli, e si ritrova nel vuoto, cimentandosi in una serie di mini recensioni cinematografiche capaci di rendere piacevole anche il film più deludente.

L’idea delle recensioni a fumetti nasce per gioco sul blog dell’autore, fino a diventarne un numero straordinariamente grande, tanto da esser necessario provare a riordinarle dando loro la forma di un libro. Un libro che può vantare ben due prefazioni a fumetti: la prima firmata da Zerocalcare, che ci svela come si possa toccargli tutto, ma guai a criticargli Star Wars, e l’altra curata da Giacomo Bevilacqua, che col suo alter ego Panda, nonostante le numerose “sòle” prese dalla settima arte, continua imperterrito a nutrire fiducia verso l’industria dell’intrattenimento.

Ortolani con una serie di vignette, che non superano mai le quattro pagine, racconta i film a modo suo, a volte concentrandosi sulle trame, altre soffermandosi sugli elementi di contorno che rapiscono la sua attenzione in sala.
Volete un esempio per capire meglio? Cosa pensa per esempio Leo Ortolani degli Avengers? È presto detto, leggiamolo insieme:

Gli Avengers è il film che mi ha spinto a fare le recensioni cinematografiche a fumetti. Avere detto che non mi è piaciuto un film che tutti adorano mi ha attirato il biasimo e la diffidenza della gente, come se avessi detto di essere gay. Peggio: come se avessi detto che non mi è piaciuto essere gay.
C’è Thor… c’è Iron man, c’è Scarlett Johansson, c’è Capitan America, ci sono gli alieni sulle moto… e c’erano otto euro e mezzo nel portafoglio.

Il Buio in sala farà ridere chi ama la comicità di Ortolani, ma con la tematica cinematografica potrà anche conquistare qualche lettore che fino ad oggi non è stato attratto dalle avventure di Rat Man.
Per ridere in maniera intelligente, o per recuperare qualche film che ci siamo persi negli anni. Del resto, non è mai troppo tardi. Quindi: Buio in sala e buon film a tutti.