“Siamo pervasi dalla nostalgia per l’antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l’ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l’ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe”.
“Le donne che corrono con i lupi sono le donne che credono in ciò che fanno, e sono anche quelle che si impegnano per recuperare le dimensioni di quell’istintualità e di quella creatività perdute, soffocate da schemi, limiti culturali e sociali.
Sono quelle donne che riconoscono e danno voce alle proprie ansie, alle proprie frustrazioni ricoprendo il ruolo che la natura ha sempre assegnato loro.
La “donna lupo” può trovare in sé stessa la forza di volontà, il coraggio, e l’energia per cambiare il corso della propria storia individuale.
Per riscoprire la propria natura ed avvicinarsi alla propria anima, è necessario abbattere i muri delle proprie paure, che ostacolano l’espressione del proprio essere e l’autentica conoscenza di sé. Conoscersi meglio, significa essere consapevoli; la consapevolezza del proprio essere e l’avvicinarsi alla propria anima, interrogandola, inevitabilmente rende libere… di essere, di agire… e di non accontentarsi di situazioni che in apparenza sembrano comode e semplici.
L’essere consapevoli, quindi, rende liberi ma nello stesso tempo leali soprattutto con sé stesse prima che con gli altri.
Ogni donna sa, istintivamente, cosa merita di rimanere, cosa va allontanato, e sa quando restare… e quando andare via“.
Clarissa Pinkola Estés
Parlare di libertà è sempre stato un po’ un azzardo. Muore di aporia prima ancora di pronunciarla in un lieve sussurro. Siamo sempre lì, pronti a difenderla a spada tratta, senza mai vederne le vastità e ignorandone spesso i confini. Viviamo credendo di possederla, ci interroghiamo sulle forme che essa fa prendere alle nostre giornate, soffriamo di un dolore profondo chiedendoci se mai, anche solo per un istante, abbiamo avuto abbastanza audacia da viverla.
Dicono che ci voglia più coraggio per l’amore che per fare la guerra, e l’amore è decisamente sinonimo, di una, delle tante forme di libertà. Amore per noi stesse, amore per quello che ci viene rimandato da uno specchio, amore per le nostre passioni, per i nostri desideri, per i nostri sogni. Amore per la nostra indipendenza, amore per la nostra unicità, per le nostre bellezze così diversificate. Amore per quella forza che ci fa dire di no.
No a tutto quello che ci umilia solo perché donne, no a tutto quello che ci obbliga a conformarci e ci allontana da noi stesse, no alla superficialità, alle frivolezze e alle soluzioni facili, no a tutto quello che ci spinge a farci la guerra l’una con l’altra, no alle cattiverie gratuite, ai finali che non hanno nulla di inaspettato. No, a quella guerra interiore tra le necessità dell’Io e quelle della specie e, un grande no a quelle violenze travestite da amore, sopratutto le violenze che ci feriscono l’anima, che pur non lasciando segni in superficie, provocano lacerazioni che difficilmente possono essere lenite.
Ci vuole coraggio, perché l’amore lo richiede, quell’amore per noi stesse che ci deve ricordare ogni giorno che creature divine siamo, ci faccia ascoltare la nostra potente istintualità, la nostra energia creativa. Ma sopratutto ci insegni a sostenerci l’una con l’altra, perché da sole siamo capaci di sostenere il mondo ma insieme, giorno dopo giorno, atto d’amore dopo atto d’amore, possiamo costruirne uno migliore per l’umanità. Che sia racchiusa in piccoli gesti quotidiani o in atti rivoluzionari, non abbiate paura di inforcare quella scopa e prendervi la vostra libertà, il vostro amore, quello per voi stesse. Il mondo sarà sempre alla nostra portata, e sapremo amarlo solo se prima impareremo ad amarci. Siate coraggiose, perché l’amore e di conseguenza la libertà, hanno bisogno di coraggio!
Un libro potente, pieno di forza e di energia. Un inno alla scoperta di noi stesse, della nostra creatività, del nostro istinto, della nostra capacità di trasformazione e di resilienza.
L’umanità ha sempre avuto paura delle donne che volano, siano esse streghe o siano esse libere.
DA LEGGERE E CONSULTARE QUOTIDIANAMENTE!!!
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