Topolino n. 3500 e i numeri tondi del celebre settimanale a fumetti

Arriva oggi il numero 3500 di Topolino, a celebrare un nuovo storico traguardo per il settimanale che ha raggiunto i settantatré anni di vita, e che per l’occasione si potrà acquistare in due diverse versioni: in tutte le edicole sarà disponibile l’edizione con la copertina di Andrea Freccero, dove tra effetti metallici il protagonista è Zio Paperone, mentre in fumetteria e sullo store Panini ci sarà spazio per una versione firmata da Ivan Bigarella, con raffigurato Topolino tra effetti olografici, che riflettono una colorazione arcobaleno.

Si può dire a tutti gli effetti che il 21 dicembre 2022 è un giorno che resterà nella storia di Topolino. L’ultima volta che c’era stato un numero tondo tondo sulla copertina è stato ben nove anni e sette mesi fa: era il 22 maggio 2013 e in edicola arrivava il numero 3000, con una cover dove trovavano posto tutti i personaggi più importanti delle storie del celebre topo.

Quasi un decennio nel quale Topolino ha resistito ai cambiamenti di generazione e di abitudini, soppiantando qualsiasi moderno processo che volesse vederlo solamente in versione digitale.

Un lungo percorso iniziato nell’aprile del 1949, quando quello che sarebbe diventato un appuntamento cult per molte generazioni, fece il suo esordio assoluto: 100 pagine al prezzo di 60 lire, l’equivalente di tre numeri di un quotidiano o di due tazzine di caffè al bar.
Si trattava di un progetto della Mondadori, che riprendeva il giornale stampato già per quasi 18 anni ininterrotti, e trasformarlo nel libricino che sarebbe arrivato fino ai giorni nostri.
Il volume si apriva con Topolino e il cobra bianco e proseguiva con Eta Beta e l’uomo del duemila.

E ora che gli anni 2000 li stiamo vivendo davvero, possiamo volgere lo sguardo all’indietro per vedere tutti i passaggi cruciali della storia di Topolino.

Il 10 ottobre 1954 arriva il numero 100: in cinque anni il prezzo era aumentato di ben 20 lire per una frequenza quindicinale, e sulla copertina originale di Carl Barks c’era raffigurato Paperino che cuciva delle banconote su un cappotto liso di Zio Paperone.
All’interno a farla da padrone erano le storie arrivate da oltreoceano, con la sola eccezione dell’avventura d’apertura, Paperino e i ribelli del RIF.

Nove anni dopo, il 27 giugno 1965 il primo grande numero speciale, quello di Topolino 500, con una copertina totalmente dorata e il faccione sorridente di Topolino. All’interno trovavano spazio già due storie disegnate da Giorgio Cavazzano, entrambe in collaborazione con Romano Scarpa: Paperino e l’impareggiabile Rob, striscia d’apertura del volume sceneggiata da Guido Martina, e Gancio vince sempre!, sceneggiata dallo stesso Scarpa.

Nuovo decennio e nuovo traguardo: il 26 gennaio 1975 arriva il primo volume a quattro cifre, lo storico Topolino 1000. La copertina è ancora una volta dorata, con una raffigurazione fortemente ispirata a quella apparsa sulla cover del numero 1, ma è all’interno del giornalino che si può trovare l’aspetto più curioso: una piccola rubrica dove Paperino in persona ripercorre la storia dei primi milli numeri del settimanale. È da segnalare come già da allora si guardasse con una certa nostalgia ai primi numeri di Topolino, segno che denota come già a quel tempo stesse maturando l’interesse per il collezionismo di tutte le uscite precedenti.

Uno dei numeri tondi più particolari è senza dubbio il 1500: nella calda estate del 1984 viene distribuito un libretto che in copertina segue la tradizione del numero 1000, ma che vede un prezioso regalo per tutti i piccoli e grandi lettori dell’epoca: una riproduzione fedele della cover cartacea, stampata su un supporto metallico sbalzato, circondato da una cornice di plastica rossa, e con la dedica firmata da Topolino, riportante la data del 26 agosto 1984. All’interno anche un storia dal titolo Topolino 1500, che vede Topolino, Pippo e il commissario Basettoni alla prese con dei temibili trafficanti, e la storia Paperino e il favoloso 1500.

Il vero valore del Topolino 2000 non è solo nell’ennesimo immenso traguardo raggiunto, ma nel fatto che il 2000, quello vero, sta iniziando a diventare un argomento d’attualità sempre più presente. È infatti il 27 marzo 1994 e mancano poco più di cinque anni al fatidico, e un po’ temuto, cambio di millennio. All’interno di questo numero appaiono nuove avventure, tutte strutturate attorno al fatidico numero 2000: c’è Topolino 2000, e poi Chi ha rubato Topolino 2000, fino a Topolino e la sfida del 2000. Torna anche qui il tema del collezionismo, che contraddistingue la prima delle storie: in Topolino 2000, il famoso topo si trova all’interno della direzione del settimanale, dove si sta lavorando per la nuova importante uscita, e il direttore gli mostra una rara copia del numero 1. La copia viene considerata talmente preziosa, che perfino Zio Paperone avanza un’offerta pur di potersela accaparrare.

Rispetto a quanto raccontato finora, i numeri 2500 e 3000 rappresentano davvero qualcosa di molto conosciuto ai più, per via delle recenti date di pubblicazione di entrambi i volumi, che hanno segnato altri due punti fondamentali nel lungo percorso editoriale di Topolino, che proprio oggi, con il 3500, aggiunge un’altra stella alla sua infinita costellazione di libricini, che continueranno ad essere letti con passione e collezionati con cura, chissà ancora da quante altre generazioni di grandi e piccoli lettori del futuro.