Premio Invictus: la scelta di Liberementi

Mancano poche ore alla proclamazione del libro vincitore (e dei premi collaterali) della terza edizione del Premio Invictus, dedicato alla letteratura sportiva. Noi di Liberementi abbiamo avuto il piacere e l’onore di esprimere il nostro voto e quindi di contribuire – nel nostro piccolo – alla costruzione della classifica finale.
Non sappiamo ancora come sono andate le cose, ma a poco più di 24 ore dall’inizio della cerimonia di premiazione vi vogliamo raccontare quelli che sono stati i due libri (per noi) meritevoli della vittoria finale. O meglio, i due libri a cui abbiamo dato il massimo punteggio.

Proprio questa mattina sulle pagine de La Repubblica, lo scrittore Alessandro Baricco dichiara qualcosa che noi pensiamo da tempo, ma lui è Baricco e quindi ha saputo spiegarlo meglio di noi… Baricco dice che la scrittura è un’azione che si compone di tre gesti: al primo diamo il nome di storia, al secondo di trama e al terzo di stile. Quando queste tre cose accadono in un unico flusso, c’è la narrazione.

E noi, leggendo con accuratezza i cinque titoli finalisti abbiamo trovato una narrazione compiuta (nell’ottica delle tre azioni che cita Baricco) in Roger Federer è esistito davvero (66thand2nd) di Emanuele Atturo e in Il diamante è per sempre di Mario Salvini (Terre di Mezzo).

Atturo e Salvini hanno delle doti fondamentali che abbiamo ritenuto importante nella ricerca di un criterio di giudizio per la definizione dei (secondo noi) libri migliori. Atturo e Salvini – dicevamo – conoscono lo sport di cui scrivono e le sue regole. E questo non è un elemento di poco conto. E poi sanno conoscere le storie di sport, la loro importanza, la loro lirica ed epica e sanno utilizzare la lingua italiana per far arrivare in maniera semplice e immediata la grandezza di quelle vite e di quei momenti che hanno deciso di raccontare. Vi sembra facile?

Credeteci: in un mondo in cui pubblicare libri è ormai alla portata di tutti… mandare in stampa dei prodotti editoriali completi non è per nulla scontato. Per questo il massimo dei voti abbiamo deciso di assegnarlo (attraverso il voto di uno dei due fondatori della testata: Federico Vergari) a questi due libri.

C’è anche altro: Liberementi ha avuto la possibilità di assegnare un premio speciale a un sesto libro fuori dalla gara per il Premio Invictus, all’interno di un’iniziativa dal titolo Extra Invictus. Di questo, però, vi parleremo prossimamente sui nostri canali social. Per adesso in bocca al lupo a tutti i cinque finalisti… e che vinca il migliore!