Si celebra oggi, 27 settembre, la Giornata Mondiale del Turismo, designata nel settembre del 1979 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il tema di quest’anno è Tourism for Inclusive Growth, una visione del turismo come strumento di una crescita inclusiva per tutti i Paesi del mondo: un aspetto quanto mai attuale, soprattutto dopo l’emergenza pandemica che ha visto rimanere indietro alcune parti del Pianeta dove gli arrivi turistici sono fortemente diminuiti, anche con una riduzione del 95%.
All’emergenza economica, poi, si aggiunge anche quella ambientale, con i cambiamenti climatici che stanno colpendo molto delle principali destinazioni turistiche, in particolare i piccoli stati insulari in via di sviluppo, dove il turismo rappresenta quasi il 30% dell’attività economica.
Noi di Liberementi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, abbiamo deciso di segnalare quattro titoli che possano approfondire e far riflettere le tematiche riguardanti un turismo maggiormente sostenibile e responsabile.
Viaggia Green nella Natura. Guida pratica al turismo ecosostenibile in tutta sicurezza, di Chiara Grasso e Christian Lenzi, per Sonda.
Il concetto di «turismo ecosostenibile» è sulla bocca di tutti: ma cosa significa veramente? È molto di più che raccogliere i rifiuti dopo un picnic o usare uno spazzolino da denti biodegradabile. Dalla scelta dell’alloggio ai mezzi di trasporto, dalla preparazione dei bagagli all’arrivo nel posto che ci ospiterà, dalle attività al rapporto con la natura e gli animali: questa guida racconta tutto quello che c’è da sapere (e da fare) per diventare viaggiatori green!
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Del viaggio lento e della mobilità sostenibile. Itinerari, paesaggi, territori, esperienze, di Simone Bozzato, Federico Massimo Ceschin, Gaia Ferrara, per Exòrma.
Nell’ambito degli Itinerari culturali, dei cammini e del viaggio lento e sostenibile il presente volume si colloca come primo “Libro bianco” sul tema. Una pubblicazione che approfondisce il quadro attuale e i sistemi di riferimento nazionali e internazionali, indica termini condivisi, affronta il tema dell’identificazione dei fruitori e propone criteri fondativi sui quali imperniare la progettazione degli itinerari e il loro sviluppo, offrendo linee guida che possono rappresentare un vero e proprio strumento operativo per addetti ai lavori e un’interessante lettura per gli appassionati del camminare lento. Gli autori gettano le basi per proseguire poi nella ricerca di metodi e contenuti che integrino e amplino il modello fin qui analizzato e sistematizzato. Un percorso verso scenari ancora da disegnare e futuri possibili, certi che la mobilità lenta e il turismo sostenibile siano paradigmi utili per ciò che il nostro Paese dovrebbe continuare a essere: un crocevia di culture, una cerniera tra l’Europa e il Mediterraneo, capace di riconoscere il ruolo cardine della bellezza nei propri percorsi di sviluppo. Questo libro è il frutto di un processo partecipato che ha mosso i suoi primi passi nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale CultRoutes, per poi diventare una Board Nazionale degli Itinerari, delle Rotte, dei Cammini e delle Ciclovie. Con l’adozione delle Linee Guida redatte da “Cammini d’Europa”, è iniziato un confronto attraverso tavoli di lavoro tematici che hanno sviluppato il Meeting annuale “All Routes Lead to Rome” e l’idea di “Verso Sud: Valorizzazione, Esperienza, Rete, Servizi, Ospitalità”.
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Il selfie del mondo. Indagine sull’età del turismo, di Marco D’Eramo, per Feltrinelli.
Il turismo è l’industria più importante di questo nuovo secolo, perché muove persone e capitali, impone infrastrutture, sconvolge e ridisegna l’architettura e la topografia delle città. Con la lucidità del suo sguardo sociologico, d’Eramo tratteggia i lineamenti di un’epoca in cui la distinzione tra viaggiatori e turisti non ha più senso e recupera le origini di questo fenomeno globale, osservandone l’evoluzione fino ai giorni nostri. La nascita dell’epoca del turismo rivive attraverso le voci dei primi grandi globetrotter, a partire da Francis Bacon, passando per Samuel Johnson, fino a Gobineau e Mark Twain, che restituiscono una concezione del viaggio ancora elitaria e che, tuttavia, porta con sé quella ricerca del diverso, del selvaggio e dell’autentico tipica di ogni esperienza turistica. E proprio a questo spasmodico bisogno di autenticità si è adeguato il panorama urbano in cui viviamo oggi. Con una fondamentale precisazione: l’autenticità che appartiene alla logica del turismo è un’autenticità fasulla, che soddisfa le aspettative del turista piuttosto che offrire un’istantanea reale – e dunque non sempre piacevole o di facile interpretazione – di un certo luogo. Al punto da generare intere città turistiche, come Las Vegas o l’analogo esempio cinese di Lijiang, dove la Torre Eiffel può essere esportata e riprodotta di fianco al Canal Grande. Se il turismo è un’industria, i turisti sono il suo mercato e le varie città turistiche entrano in competizione per conquistarsene una fetta. Attraverso un percorso urbano che si sviluppa su tutto il mappamondo, d’Eramo smaschera la dialettica del fenomeno turistico e la affronta senza pregiudizi snobistici, collocandola nello spirito del suo tempo.
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Il viaggio e l’incontro. Che cos’è il turismo responsabile, di Maurizio Davolio e Alfredo Luis Somoza, per Altraeconomia.
Che cos’è il turismo responsabile? Maurizio Davolio, presidente di AITR. Associazione Italiana Turismo Responsabile e Alfredo Somoza, presidente di ICEI lo spiegano in questa “guida riflessiva” che non solo mette in luce gli elementi critici del turismo di massa ma enuncia le caratteristiche di un viaggio responsabile: la preparazione accurata, le piccole dimensioni dei gruppi, l’incontro con la comunità che ospita, il rispetto dell’ambiente e delle culture locali. Un viaggio più lento, più profondo e più dolce, che ha sempre dentro di sé un incontro, per quanto “fuggevole”. Ma il viaggio responsabile è anche un importante vettore di sviluppo per i Paesi “svantaggiati”, perché le ricadute economiche sono ben più consistenti, dirette e durature di quelle prodotte dal turismo mordi-e-fuggi, per non parlare dell’impronta ecologica, assai più lieve. Alle voci degli autori si affiancano quelle di illustri ospiti, come Marco Aime, Duccio Canestrini, Gianni Morelli, e di molti altri esperti, oltre alla prefazione – intensa e spassosa – di Patrizio Roversi. Un libro per chi vuole studiare il fenomeno, o anche, più semplicemente, per chi desidera comprenderne a fondo tutti gli aspetti: i “fondamentali”, tutte le tipologie di turismo – eco, solidale, sostenibile – in Italia, in Europa, nel mondo, la storia di AITR e il vivace dibattito in corso. Prefazione di Patrizio Roversi.
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