Un Di(ario)struttivo, per avvicinarsi a chi soffre di disturbi alimentari


di Jasmine Pagliarusco*

Di(ario)struttivo non è un vademecum su come affrontare il problema dei disturbi alimentari, ma è un prodotto studiato da chi li ha vissuti sulla propria pelle; è il frutto di anni di inconscia incubazione, che hanno trovato una veste visiva solamente dopo i miei studi in grafica e multimedia. Di(ario)struttivo è un semplice sketchbook che si propone di favorire la persona che soffre di disturbi dell’alimentazione a: perdere il senso d’iper-controllo sul proprio corpo e sulla propria vita, per focalizzarsi sulla identificazione delle risorse personali attraverso esercizi specifici (frasi motivazionali, domande, giochi e tecniche di focalizzazione sul presente).

Il diario tocca diverse tematiche: le convinzioni limitanti, il rapporto con il corpo, le emozioni, fornendo spiegazioni razionali agli esercizi. È un mezzo che cerca di far esplodere i vecchi modelli mentali e introduce alla costruzione di nuovi paradigmi, che puntano al benessere della persona.

Lo schema mentale è un modello di pensiero che ci siamo costruiti nel tempo, per organizzare le informazioni e le percezioni del mondo che ci circonda. È una struttura che ci permette di reagire agli eventi più velocemente, spesso permettendoci di rimanere nella nostra comfort zone. Ciò, purtroppo, non è sempre un bene, perché rispondendo sempre allo stesso modo al mondo, ci precludiamo di vivere esperienze appaganti e fondamentali per la nostra crescita personale.

Nel caso dei disturbi alimentari, gli schemi costringono la persona a rifugiarsi nel calcolo delle calorie e del peso corporeo, per stabilire se la propria esistenza sia di valore. Non esiste una vera e propria risposta su come controbattere la rigidità del pensiero, ma possiamo apprendere dall’atteggiamento di chi ha avuto un’esperienza simile alla nostra, e che ha sviluppato piccoli escamotage per destrutturare i propri schemi mentali.  

In Di(ario)struttivo ho voluto svelare i miei stratagemmi per affrontare le difficoltà che una persona bulimica-anoressica vive, fra le tante: la non percezione dei propri bisogni e l’incapacità di riconoscere le proprie emozioni. Ho voluto condividere con gli altri ciò che ho appreso nei miei anni “alla ricerca di come stare bene”, perché credo fortemente che ogni esperienza nella vita possa essere utile se condivisa, non per elogiare se stessi, ma per avvicinarci sempre di più agli altri e per vivere con loro felicemente.

Durante il mio percorso per “superare” la bulimia-anoressia, esprimere le mie sensazioni su carta, mi ha permesso di consapevolizzare e rendere visivo ciò che stavo provando, ciò che mi bloccava e faceva male, rendendolo reale. Ho scoperto che quando una cosa nella tua mente diventa visiva, si trasforma in qualcosa che puoi manipolare: se la puoi vedere, la puoi toccare e trasformare (anche distruggere se vuoi). Puoi ristrutturare il tuo pensiero attraverso un’azione fisica, come distruggere le pagine di un diario.

Di(ario)struttivo è nato dalla mia esperienza con i DCA, ma vuole essere un mezzo per tutti coloro che sentono la necessità di esprimersi per ricostruirsi.

*Jasmine Pagliarusco (Valdagno (VI) 1996). Ha conseguito la laureata in Scienze della Comunicazione Grafica e Multimediale allo IUSVE e attualmente lavora come freelance. Sì è dedicata alla produzione di video per l’apprendimento a distanza ed è stata responsabile di palinsesto di Cube Radio (web radio in Venezia-Mestre). Attualmente collabora con agenzie di comunicazione e enti privati a livello nazionale e internazionale, mi occupo nello specifico di prodotti editoriali per coloro che lavorano nell’istruzione di secondo grado. Ha un sogno nel cassetto: creare una figura lavorativa trasversale tra il mondo della comunicazione e della psicologia. Il suo motto nella vita: «Il mio segno grafico, non è per me, ma per gli altri». La sua frase preferita: «Ogni crisi è una crescita».