Saranno quattro i volumi disponibili in edicola questo mese per gli appassionati di fantascienza e per i collezionisti della collana Urania.
Nella serie ammiraglia arriva Proiettili lenti di Alastair Reynolds.
Non è detestabile quando capita di risvegliarsi dal sonno criogenico, in stato confusionale, in un’astronave sconosciuta e per di più piena zeppa di criminali di guerra?
È quello che succede a Scur, donna soldato nella lunga guerra che ha visto i Pianeti Periferici in lotta contro i Pianeti Interni. L’ultimo ricordo di Scur risale al momento in cui era appena stato dichiarato il cessate il fuoco, quando è stata catturata a tradimento e torturata da Orvin, un criminale di guerra della peggior specie. Perché allora adesso si trova imprigionata sulla Caprice insieme ad altra feccia come lui? Scur sa di non essere una criminale, ma la sua memoria è in subbuglio. Nel suo sistema sono state iniettate non una, ma ben due “pallottole lente”, una sorta di medagliette elettroniche designate a preservare i ricordi dei soldati.
La nave è alla deriva, i prigionieri, civili e non, si stanno svegliando. Qualcosa è andato decisamente storto. Ma cosa? Dove li stavano portando, e perché lei si trovava in un posto simile?
Insieme a Prad, tecnico civile della nave, e altri passeggeri disorientati, Scur dovrà seguire gli indizi celati nelle pallottole lente, unico legame con il passato per la maggior parte degli occupanti della nave.
Presto scoprirà che la posta in gioco, sulla Caprice, potrebbe non essere solo la sua sopravvivenza, ma quella dell’umanità intera.
Nella collana Urania Collezione ecco Neanche gli Dei di Isaac Asimov.
È il 1971 e, come racconta Asimov stesso nell’introduzione:
“Se non contiamo Viaggio allucinante, che era la stesura sotto forma di romanzo di una sceneggiatura altrui, fanno ormai dieci anni e mezzo che non scrivo un romanzo di fantascienza. Non perché io abbia smesso di scrivere, dal momento che in questi anni ho scritto più che mai. Semplicemente, non ho scritto romanzi di fantascienza“.
Poi arriva il 1972, e con esso “Neanche gli Dei”, subito vincitore dei primi Hugo, Nebula e Locus.
Dopo molti anni di assenza, Asimov torna finalmente sulle pagine di Urania con questo grande classico, apparso nella serie regolare lo stesso anno della sua uscita negli Stati Uniti.
“Neanche gli Dei” (pubblicato originariamente su una rivista in tre parti distinte, intitolate, rispettivamente: 1. Contro la stupidità; 2. Neanche gli Dei; 3. Possono nulla?), narra della scoperta sulla Terra di una sostanza che – secondo le nostre leggi fisiche – non potrebbe neanche esistere.
Il Plutonio 186 proviene da un universo parallelo al nostro, dove prospera una civiltà aliena avanzatissima.
Un giovane fisico pieno di sogni, Peter Lamont, scopre che dal contatto tra i due universi si può ricavare una fonte di energia apparentemente inesauribile.
Ma sarà davvero così semplice?
Per Urania Jumbo c’è Blackout di Connie Willis.
Il sogno di ogni storico è viaggiare indietro nel tempo e osservare dal vivo la propria materia di studio.
Nella Oxford dell’anno 2060 il sogno è divenuto realtà.
La cosa particolare è che le leggi della fisica sembrano intervenire puntualmente in modi misteriosi per prevenire qualsiasi interferenza che possa creare un paradosso temporale. Inoltre, un viaggiatore non può mai tornare due volte in uno stesso momento temporale.
Quindi il viaggio nel tempo è relativamente sicuro, o almeno così credono Michael, Merope e Polly, i tre esperti che partono verso diversi momenti dell’anno 1940. La loro ricerca sul campo consiste nell’essere semplici osservatori di uno dei periodi più bui della storia umana, studiando gli eventi da punti di appostamento sicuri.
Ma il programma subisce degli slittamenti dell’ultimo minuto e i tre poveretti finiscono in alcuni dei momenti più cupi della Seconda Guerra Mondiale, tra l’evacuazione di Dunquerque e gli orrori del blitz su Londra, trovandosi costretti ad affrontare raid aerei, bombardamenti e angoscianti blackout.
Giocoforza, Michael, Merope e Polly si ritrovano direttamente coinvolti negli eventi che dovevano soltanto osservare, intrappolati in un incubo fuori controllo, aggrappati alla tenue speranza che qualcuno, prima o poi, li riporti a casa, nel loro futuro. Ammesso che esista ancora.
Tutti infatti possono viaggiare nel tempo. Il difficile, come scopriranno a caro prezzo i tre protagonisti, è tornare.
Luglio è anche il mese di Millemondi, che torna con Temponauti.
Dai tempi di H.G. Wells e del suo prodigioso marchingegno, il viaggio nel tempo è uno dei temi più appassionanti per gli appassionati di sci-fi.
Dopo il successo di “Strani Mondi” e “Distòpia”, arriva un nuovo Urania Millemondi tutto italiano curato da Franco Forte e dedicato proprio al tema del time travel.
Quattordici fra le migliori penne della fantascienza nostrana si sono messe all’opera dando vita a quattordici racconti, quattordici visioni personali e disincantate sul viaggio nel tempo, raccolti in un’antologia ricca di pathos, avventura e sense of wonder.
Un viaggio nel futuro e nel passato, tra orizzonti degli eventi, cacce al tesoro virtuali, sette religiose dotate di tecnologie misteriose e operatori stradali a “tempo zero”.
Ecco la lista delle opere e degli autori presenti nell’antologia:
- “L’ultima lettera“ di Fabio Aloisio
- “L’impronta del passato presente” di Franci Conforti
- “Corvi” di Davide De Boni
- “La crononauta di Hawking” di Luigi De Pascalis
- “Il giorno in cui vinsi la guerra del passato” di Davide Del Popolo Riolo
- “Saluti e baci da Amboise” di Lanfranco Fabriani
- “Le parole” di Clelia Farris
- “Mangiatempo” di Andrea Franco
- “La creatrice di tempi” di Lukha B. Kremo
- “Chronology” di Flavia Imperi
- “Caccia al tesoro” di Leonardo Patrignani
- “Corpi paralleli” di Giovanna Repetto
- “Tectiti” di Dario Tonani
- “L’orizzonte degli eventi” di Claudio Vastano