Da Racale agli Emirati Arabi: Storia di una scomparsa.

Il 21 giugno del 1977 cominciava il rapimento più lungo del mondo.
Nel paesino di Racale il piccolo Mauro Romano scompariva nel nulla all’età di 6 anni.
In questi giorni la cronaca ha riacceso le speranze e alcuni segni particolari individuati nello sceicco Mohammed Al Habtoor, figlio di uno degli uomini più potenti del mondo, farebbero presumere che Mauro Romano sia proprio lui.

A giugno uscirà per Fandango, Storia di una scomparsa di Flavia PiccinniCarmine Gazzanni. A metà fra l’inchiesta e il romanzo, Storia di una scomparsa è il racconto esclusivo, inedito, rocambolesco e avvincente che indaga e tenta di fare luce proprio su questa incredibile vicenda. Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni sono autori del fortunato Sarah da cui è in corso una trasposizione televisiva e di Nella setta già vincitore del Premio Mattarella Giornalismo. 

Salento. 21 giugno 1977. Un bambino di sei anni sta giocando di fronte alla casa dei nonni. Si chiama Mauro Romano, ha capelli biondi e lisci, gli occhi scuri. Ha una cicatrice sull’occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra. Non si allontana mai di casa, eppure quel pomeriggio d’estate di 44 anni fa scompare. Si perde nel nulla, fagocitato fra la polvere e il mare.

Per quarant’anni i genitori di Mauro lo cercano ovunque. Fino a ritrovare, un giorno di primavera, sulla copertina di un giornale di cronaca rosa la fotografia di un uomo abbracciato a una nota showgirl. È un emiro arabo, figlio di uno degli uomini più ricchi e potenti di tutto il pianeta. Eppure, per i coniugi Romano quell’uomo ha qualcosa di famigliare. E ha anche una cicatrice sull’occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra… E se fosse lui?

A metà fra l’inchiesta e il romanzo, Storia di una scomparsa è il racconto esclusivo, inedito, rocambolesco e avvincente di una vicenda incredibile e unica: il rapimento più lungo del mondo.


Il terrore più grande di ogni genitore è sopravvivere al proprio figlio. Eppure, a volte, i bambini non si ammalano né muoiono. A volte, i bambini vengono rapiti. Ed è questo quello che è accaduto in un paese di trecento abitanti nel cuore del Salento quarantaquattro anni fa: un giorno alla fine di giugno, mentre giocava a pallone con tre suoi amici e suo fratello, un bambino si è volatilizzato nel nulla. Si chiamava Mauro Romano, amava mettersi le dita nel naso e contare fino a cento. In porta era il più forte di tutti. Sognava di diventare un insegnante, o un astronauta. Ma quel giorno Mauro è stato inghiottito nei meandri della comunità di Geova di cui facevano parte i genitori e nelle segrete viscere della Sacra Corona Unita. È restato in quell’antro misterioso per nove lustri. Ed è diventato un altro: il figlio di uno degli uomini più ricchi del mondo.