Ieri sera dalle 18 alle 19 su ClubHouse, nel corso di Quarta di Copertina – Ti consiglio un libro Arianna Galati e Federico Vergari insieme agli ospiti della loro “stanza” hanno parlato di libri brutti. Salva un lettore, sconsiglia un libro! era uno degli slogan che ha accompagnato l’evento.
Bisogna avere il coraggio di parlar male dei libri. Il fatto che siano degli oggetti culturali non fa di loro delle icone intoccabili. In particolar modo – ha detto Vergari – dobbiamo smetterla di farci complimenti a vicenda solo per non rovinare il rapporto con uno scrittore o con un editore. O per non ricevere a nostra volta critiche. Chi non capisce una critica costruttiva deve lavorarci e capire come crescere, ma non è un problema di chi la fa. Il rischio altrimenti è la costruzione di giudizi mediocri che galleggiano su un mare di menzogne. Poi non lamentiamoci se la qualità culturale crolla…
Insomma con i “bravo” e con i “genio” non si va troppo lontano e se ce li facciamo bastare vuol dire che non siamo abbastanza ambiziosi.
Durante l’ora di diretta sono diversi i titoli citati diversi titoli. Ecco una sintesi.
La ragazza con la Leica meritava lo Strega? Assolutamente no è di difficile lettura e annoia. “Leggerlo mi ha ucciso”, “Io l’ho venduto a un mercatino dell’usato”. E sono diversi i Premi Strega che hanno fatto capolino durante la serata. Anche Non ti muovere della Mazzantini per alcuni è inspiegabile. Un UFO editoriale. Così come il Colibrì di Veronesi, il terzo Strega citato che si fa leggere bene, senza particolari difficoltà, ma poi non lascia molto.
Un capitolo a parte lo merita Baricco citato in più occasioni e con più libri, ma qui il mistero è facile da dipanare. L’età media degli ospiti si aggirava tra i 35 e i 40 anni. Facile che l’autore torinese sia stato odiato ai tempi del liceo quando si iniziavano a sdoganare le letture extra scolastiche e in molti ce lo siamo ritrovato come lettura obbligatoria durante le vacanze di Pasqua. Novecento è forse il libro simbolo di quella generazione.
Accendimi di Presta (il conduttore de Il Ruggito del Coniglio) e Tre vivi, tre morti edito da Voland, Il sopravvissuto di Scurati, non meritano di essere comprati così come i seguiti di Guida galattica per gli autostoppisti.
Il Codice Da Vinci ha dato la stura per parlare dei libri BlockBuster e per dire che certe volte – andando contro il noto adagio – era decisamente meglio il film. Un libro tra l’altro che per qualcuno è stato il volume ZERO della letteratura complottista. Se non ci fosse stato il Codice oggi ci sarebbe meno cultura del complotto?
Daniele De Rossi o dell’amore reciproco di Daniele Manusia è un libro scritto col cuore e questo è un bene. Peccato per i diversi refusi giornalistici che contiene. Un vero peccato considerata la qualità della casa editrice (66thand2nd) di solito sempre attenta a dati e fonti.
E infine 50 sfumature di grigio. Un libricino che una volta chiuso stenti a ricordarti di cosa parla che però in un certo senso ha sdoganato la letteratura erotica facendo imbestialire tutti gli appassionati di letteratura erotica che (giustamente) non pensano che 50 sfumature possa rientrare in quella categoria.
L’appuntamento con “Quarta di Copertina – Ti consiglio un libro” è per martedì prossimo alle 18 su ClubHouse.
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