L’inizio di questo pezzo sta nella fine di SanPa. Nelle parole pronunciate da Fabio Cantelli, un ex ospite di San Patrignano divenuto negli anni anche il responsabile delle pubbliche relazioni della comunità, che negli ultimi istanti dell’ultima puntata dice: quello che io sono oggi è grazie a San Patrignano e grazie a Vincenzo, ma quello che io sono oggi è anche nonostante Vincenzo e nonostante San Patrignano.
Grazie e nonostante. Credo che tutte le discussioni che abbiamo sentito in questi giorni sulla docuserie di Netflix dedicata alla comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli a fine anni 70 si possa riassumere con queste due semplici parole. Grazie e nonostante.
Grazie a San Patrignano.
Nonostante San Patrignano.
Fatta eccezione per un paio di momenti che avrei evitato – ad esempio la narrazione della morte di Maranzano montata su scene di macellazione dei maiali che è disturbante e non aggiunge nulla allo spettatore – il prodotto è perfetto. E dovremmo prenderlo per questo: un gran bel prodotto di giornalismo che da queste parti non vedevamo da tempo.
una lettura in Due elementi
Parlando con persone più grandi di me, uomini e donne trenta/quarantenni all’epoca del boom dell’eroina in Italia, tutti hanno parole buone e salvifiche per San Patrignano. Pochi ricordano le polemiche sulla figura di Muccioli. La foto dell’Italia di quegli anni è del resto devastante: l’eroina svuotava le case e riempiva le strade di morti viventi disposti a tutto per una dose. E se a un tratto arriva qualcuno con una soluzione, come può essere il personaggio negativo, il lupo cattivo della storia?
Meglio un figlio in catene di un figlio morto. Meglio un figlio a lavorare in comunità che a rubare cinquanta mila lire alla nonna. E che si passi sopra a un suicidato se la stessa comunità dove è scappato morto sta lavorando per rimettere in carreggiata migliaia di giovani che un futuro, forse, non ce l’avrebbero avuto. Questo, cercando di non banalizzare sfumature estremamente complesse, è il pensiero comune di chi quegli anni li ha vissuti con cognizione di causa.
E poi un secondo fatto che potrebbe sembrare una sciocchezza, ma non lo è. Per capire quanto sia stato forte e simbolico il valore di San Patrignano dobbiamo accendere la televisione di quegli anni per vedere il Maurizio Costanzo Show andare in onda dall’aula magna della Comunità. Il programma della seconda serata che tiene sveglia buona parte degli italiani fa i bagagli, si sposta dal Teatro Parioli di Roma per andare fin dentro SanPa. Se gli presta attenzione (e che attenzione!) pure il Costanzo show allora l’italiano è per forza dalla parte di Muccioli.
Grazie a San Patrignano.
Nonostante San Patrignano.
Come un classico contemporaneo
SanPa dovrebbe essere letto come un classico contemporaneo. Come la costruzione di un’Utopia di cui poi perdiamo il controllo. Penso alla Fattoria degli animali di Orwell. Oppure – con un riferimento più pop – alla società post apocalisse zombie di The walking dead. Nasce con le migliori intenzioni, si chiude dietro a un muro, si auto-organizza, diventa autarchica, ma poi come ogni società – che sia formata da un milione di abitanti o da duemila ragazzi che cercano di disintossicarsi – qualcosa che si sgretola c’è sempre. È naturale e fisiologico. Un gruppo che prevale su un altro, una prepotenza, una violenza. Il bene e il male non restano fuori ad aspettare, ma sono mobili, si spostano, cercano varchi, penetrano e si riproducono – in scala – anche dall’altra parte della barricata.
Il sottotitolo della serie è Luci e tenebre di San Patrignano; un dettaglio non trascurabile perché le grandi discussioni di questi giorni nascono nel voler cercare tutto il bianco o tutto il nero della storia, mentre la verità potrebbe essere altrove. Forse annidata nel crepuscolo: quando la luce è ancora percettibile e la tenebra non ancora sopraggiunta, quando un figlio si salva e torna a vivere e uno – invece – non ce la fa. L’errore più grande che possiamo commettere con SanPa è quello di scegliere per forza da che parte stare, giudicando quei fatti passati con la percezione e la conoscenza del tempo presente.
San Patrignano ha salvato vite.
San Patrignano ha perso delle vite.
San Patrignano ha dato fiducia
San Patrignoa ha tolto la fiducia.
San Patrignano è stata un ancora di salvezza e al tempo stesso una zavorra.
Grazie a San Patrignano.
Nonostante San Patrignano.