“Tutto storto” di Matilde Piran e Andrea Falcone: un viaggio alla scoperta dell’universo giovanile

Immaginate di sfogliare le pagine di un libro e di affacciarvi, come da una finestra, sull’universo giovanile moderno: un fermento di desideri, paure, problematiche e sogni.

Immaginate, poi, di essere catapultati in una storia dove i personaggi sembrano così reali da riuscire provare dei sentimenti per loro.

Ecco, questo è Tutto storto, di Matilde Piran e Andrea Falcone, con le illustrazioni di Marta Baroni, edito da Marietti Junior, un affresco sulle attuali vicissitudini che un giovane di oggi può trovarsi ad affrontare.

Elena è una ragazza qualsiasi, che si è trovata catapultata in città, quando i suoi genitori hanno deciso di lasciare il paesino arroccato sulle montagne, per trasferirsi nella grande metropoli. Lì è entrata in contatto con una realtà ben diversa da quella lasciata sui monti, dove ha dovuto imparare da subito a riconoscere il contesto nel quale si è calata, e a farsi conoscere da chi le sta attorno.

Questo ha fatto uscir fuori la parte più ruvida del suo carattere, quella emersa a causa della rabbia che prova verso il mondo, per le scelte che lei è continuamente obbligata a subire.

Il fatto è che sono stanca. Sono stanca di fare quello che gli altri si aspettano da me. Sono stanca di essere la sorella maggiore, quella responsabile.

Oltre al trasferimento, poi, per Elena c’è anche il rapporto con il fratello, lo Storto, che è il vero motivo per il quale la sua famiglia ha deciso di lasciare la montagna: lui, infatti, ha bisogno di sottoporsi a delle terapie che può svolgere solo in città.

Appena Elena inizia il suo viaggio nella nuova vita metropolitana, entra subito in contatto con due realtà, come quella della scuola e della squadra di rugby, dove deve necessariamente alzare i gomiti, e tirare fuori tutto il suo carattere, per non soccombere davanti ad una realtà per lei completamente nuova.

E davanti a lei si troverà Davide, un ragazzo normale, di una normalità nella quale lei non si riconosce, e che non riesce a comprendere. Davide è anche timido, e per questo è vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe e di squadra.

Ma proprio al termine del primo allenamento di rugby, dove Elena e Davide hanno condiviso fango e tachetti, i due decidono di rubare il pulmino dei disabili, per fuggire in un posto che possa essere migliore per loro.

Ma dove? Manhattan! Ma, arrivare negli Stati Uniti senza patente e solo con quanto inserito approssimativamente nei propri zaini non è impresa da poco, e Davide ed Elena impareranno da subito, a loro spese, quanto possa esser difficile provare a raggiungere un luogo desiderato.

Tutto storto di Matilde Piran e Andrea Falcone nasce come una lettura rivolta ai ragazzi, ma come tutti i bei libri riesce a catturare ogni lettore, senza limiti d’età: la vicenda di Elena e Davide cattura subito dalle prime pagine, anche grazie ai dialoghi mirati e taglienti, e a descrizioni misurate che non fanno perdere il ritmo della storia.

Una menzione la meritano le meravigliose illustrazioni di Marta Baroni, che trovano ampio spazio alla fine di ogni capitolo, e vanno a riassumere e commentare graficamente quanto accaduto nelle pagine precedenti. Non solo: l’edizione è impreziosita anche da due cartoline, sempre pregevolmente illustrate da Baroni, dove vengono raffigurati il tragitto che separa i ragazzi da Manhattan, e la bizzarra composizione dei loro zaini.