di Arianna Galati *
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il tema è di stretta attualità e continua a riempire dolorosamente le cronache: femminicidi, abusi psicologici e fisici, stalking, revenge porn, tante forme per un unica questione sempre più urgente e paradossalmente relegata a “celebrazioni” quando non c’è proprio nulla da festeggiare. Situazioni difficilissime sono state acuite anche dalle restrizioni subite in epoca di pandemia. I numeri sono tragici: gli studi già parlavano di una percentuale altissima, 93,4% di casi, che si consumano tra le mura domestiche. Durante il lockdown della primavera 2020 il numero delle violenze domestiche è più che raddoppiato, secondo i dati che il numero nazionale antiviolenza 1522 ha fornito all’ISTAT per l’ultima elaborazione: le telefonate per richieste di aiuto sono passate da 6.956 a 15.280 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, con un aumento del 119,6%, e tramite chat si parla addirittura di quintuplo, da 417 a 2.666 messaggi ricevuti.
Per sensibilizzare quante più persone possibile, in occasione della Giornata Internazionale l’AS Roma, attraverso la fondazione Roma Cares con il sostegno di Roma Capitale, ha ideato l’iniziativa “Amami e basta”, un calendario che sarà in vendita dal 28 novembre presso gli AS Roma Store e dal 1 dicembre anche nelle edicole della capitale.
Protagoniste le mogli e le compagne dei calciatori della prima squadra, capitanate da Amra Dzeko, truccate a mostrare una simulazione di ferite, lividi e abrasioni da violenza domestica. E un richiamo costante, “Amami e basta”, di un amore che non si traveste da abuso per manifestarsi. Ogni pagina del calendario ha un QR code che rimanda all’elenco dei centri antiviolenza sul territorio della capitale, e il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio ha messo a disposizione anche il 1522.
“Sono profondamente grata per l’impegno pubblico che con questa iniziativa l’AS Roma e la Fondazione Roma Cares hanno voluto assumere nel contrasto alla violenza contro le donne” ha dichiarato la ministra per le pari opportunità Elena Bonetti, presente alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa in Campidoglio. “Una comunità sportiva che rifiuta la violenza e tende la propria mano alle donne che ne sono vittime per dire che non sono sole, e che dalla violenza si può uscire. È un esempio che conferma lo sport come il luogo della cittadinanza e dell’educazione e fa onore ad una società di calcio molto amata”.
Grazie alla firma di un protocollo d’intesa tra la fondazione del Club e l’amministrazione di Roma, tutto il ricavato delle vendite sarà devoluto ad un progetto sociale di percorsi di formazione e inserimento nel mondo del lavoro per tutte le donne che hanno subito violenza, e che attualmente sono accolte nelle strutture della Città, nei centri antiviolenza e seguite dai servizi sociali. Questi percorsi potranno valorizzare le singole potenzialità, magari inesplorate, e potranno contribuire ad una formazione professionale in linea con le scelte lavorative maturate, con il contributo di ManpowerGroup e della sua Fondazione Human Age Institute.
* Freelance di spirito, scrive di food e attualità per Marieclaire. In parallelo è voce professionista e audio consultant, e coltiva il sogno di arrivare a parlare in FM. Cerca sempre storie belle da raccontare.