Come già accaduto nelle scorse edizioni, la redazione di Urania ha chiesto i tre finalisti del Premio Urania Short 2020 di rispondere a tre brevi domande, in una sorta di intervista tripla, per permettere di conoscere meglio gli scrittori e le proposte in concorso.
La formula dell’intervista proposta è molto particolare: presentarsi in sole tre parole, raccontare il proprio libro utilizzando solo tre frasi, e spiegare, in 333 caratteri, perché ogni lettore di Urania dovrebbe votare per quel titolo.
Ed ecco che Luigi Calisi, in corsa con Il Patch, Michela Lazzaroni con Un patto equo, e Giada Cecchinelli con The Body Print, hanno raccolto la sfida rispondendo alle domande.
Presentati in tre parole.
LC: Signore delle mappe.
ML: Crononauta in incognito.
GC: Odi et amo.
Presenta il tuo racconto in tre frasi.
LC: Il mondo è alla deriva. Tre sopravvissuti cercano di guadagnare la salvezza scavando tra i rifiuti di un’isola di spazzatura nel Pacifico. Scopriranno che ci sono cose al di là di ogni immaginazione.
ML: La prima sta cercando risposte dal passato. La seconda anche. Una si chiama Anna, l’altra Maria, e sono la stessa persona.
GC: The Body Print rappresenta un punto di rottura con tutto ciò che abbiamo sempre ritenuto certo. È il sogno di uomini che, in futuri prossimi, resteranno comunque capaci di conservare l’amore. The Body Print è tutto ciò che non avete mai letto.
Spiega in 333 caratteri perché i lettori dovrebbero votare per te.
LC: Votate il mio racconto se nelle storie di fantascienza cercate avventura, azione, personaggi che lottano contro il sistema e il mondo intero… e allo stesso tempo una riflessione sul presente attraverso le lenti del nostro futuro. E, ovviamente, votate il mio racconto se volete leggere altre storie come questa!
ML: Ti sei mai chiesto cosa faresti di fronte a un’intelligenza artificiale identica a te? Saresti sicuro di conoscerti davvero? Saresti sicuro di essere tu l’umano? Un thriller psicologico sull’evoluzione del test di Turing. Un esperimento che scava nel passato. Un dialogo straniante tra chi sei e chi credi di essere. Un patto equo.
GC: Quando un libro si chiude, una buona storia ha il potere di rimanerci incollata addosso, come fosse viva. È una sensazione che trascende le parole che si leggono. The Body Print meriterà il voto se sarà capace di riecheggiare, anche solo come una sensazione.