Libro Privato. Baricco e il Virus come Mito.

Un libro privato e gratuito, un saggio in 33 frammenti, in cui la Pandemia appare come una “creatura mitica”, leggibile e ascoltabile su tutti gli smartphone. Alessandro Baricco lancia online una sua nuova originale pubblicazione, ‘Quel che stavamo cercando’, in cui il virus, la pandemia, i contagi, i numeri, quello che stiamo vivendo e dove stiamo andando, vengono riletti in chiave mitica.

“Bisognerebbe provare a pensare alla Pandemia come a una creatura mitica. Molto più complessa di un semplice evento sanitario” dice lo scrittore in uno dei frammenti. E sostiene che “tecnicamente, la Pandemia – ovvero la prima creatura mitica assemblata in era digitale – è stata governata integralmente da intelligenze novecentesche: una perfida dissimmetria”.
Il concept è firmato dalla web agency dieci04, e questo spiega l’ora di pubblicazione online di ‘Quel che stavamo cercando’, il 22 ottobre alle 10 e 04.

“Si legge solo su smartphone, come un gesto intimo, scorrendo le pagine dal basso verso l’alto. Una pagina per frammento. E ogni frammento è letto da Alessandro Baricco: si può leggere dunque, ma anche ascoltare” spiegano Valentina Rivetti e Sebastiano Iannizzotto della web agency dieci04.
“Le figure mitiche sono lì per essere interpretate” ci ricorda Baricco.Sono prodotti artificiali con cui gli umani pronunciano a se stessi qualcosa di urgente e vitale” sottolinea. “Quella della Pandemia pone un’iniziale, interessante domanda: come è stato possibile forgiarla dotandola di una tale forza e velocità?”.

Nell’ultimo e forse più bello dei 33 frammenti divisi in 6 sezioni, Baricco ci mostra poi come: “Creatura mitica tra le altre, più di altre complessa, è d’altronde l’amore. E di una specie affine a quella della Pandemia. Poiché similmente prende l’avvio da un contagio improvviso, inaspettato, violento: sempre un deragliamento del corpo, al minimo un’oscillazione dolorosa. Intorno a quel contagio gli amanti allestiscono un edificio mitico, fino a diventare loro stessi mito, mito a se stessi”.

I frammenti si possono leggere in ordine, dal primo all’ultimo, oppure si può saltare da uno all’altro, cercando altri sensi e nuove connessioni, e si possono condividere su WhatsApp, Instagram, Telegram, Messenger di Facebook, e sui social. 


Fonte: Ansa.it