Festival di Sanremo: le pagelle della prima serata

C’è già tanta carne al fuoco. E siamo solo alla prima mattina dopo del Festival. Ferragni perfetta, ma nel monologo poteva fare di più. Però uno dice: ma tanto lei arriva a tutti a prescindere. E infatti proprio perché tanto arrivi a tutti a prescindere: perché non lavorare con clama e senza stress per puntare al meglio? Dai Chiara, sabato alziamo l’asticella.
Mattarella sempre bello, anche se a un certo punto hanno smesso di inquadrarlo. Avrà finito di vedere il festival sul volo per Roma?
Benigni ormai dice sempre le stesse cose e io ho fatto una scommessa con una collega: in futuro appena verrà annunciato come ospite in qualche trasmissione io scriverò su un foglio, una settimana prima, i temi di cui parlerà. Sono certo di azzeccare almeno l’80 percento. E questo implicitamente dice cosa penso di Benigni, ieri sera, all’Ariston.
Blanco ha perso la testa. Era preparata? Non credo, ma nel caso qualcosa è andato storto e se prepari lo scalpore ma poi perdi il controllo allora sono guai.
Amadeus e Morandi funzionano insieme. Forse un po’ troppo lunghi alcuni dialoghi ma il loro lo portano a casa senza dubbio alcuno.

E adesso le canzoni!

Anna Oxa. Arriva sul palco esibendo un look a metà strada tra la Madonna di Frozen e Patty Pravo. Poi parte l’orchestra e lei fa il suo con una canzone che in una normale gestione baudiana o semplicemente nel 1991 avrebbe tranquillamente lottato per il podio. Oggi – è evidente – è un’altra storia. Voto: 6

Gianmaria.
Sembra Zaniolo e in questo particolare momento storico non credo che sia un complimento. Testo non male. Il resto mmmhhh. Voto: 5+

Mr Rain. Confesso, non lo conoscevo. E sul palco mi ritrovo un Fabrizio Moro che però ci crede meno (è un complimento). Canzone sanremese con tanto di bambini sul palco. Su Radio Italia sarà una hit. Voto: 6+

Mengoni. Si dice che in conclave chi entra papa poi esce cardinale. Ma lui – che viene acclamato dal pubblico ancor prima di iniziare a cantare – in conclave ci entra da papa, primo ministro, Presidente della repubblica e Commissario tecnico della nazionale. Difficile immaginare un tracollo. Ha cantato senza dubbio il pezzo più bello di ieri. Inquietante la somiglianza con Alberto Matano, che però era in platea quindi non possono essere la stessa persona. Voto: 8,5

Ariete. Una torre di piatti che aspetta in cucina e una foto di te sotto il cuscino. Ma quanto Calcutta c’è in questa canzone. E quanto è bello tutto ciò? Brava lei, ma tradita dall’emozione stona un po’. la capiremo più avanti. Voto 7

Ultimo. Nei 12 secondi che precedono l’esibizione riesce a essere più simpatico della somma-simpatia di tutti i suoi precedenti Festival. Cosa sto cercando di dirvi? Capitelo da voi. A me lui non esalta, ma si sente puzza di podio fino a qui. Voto 7.5

Coma Cose. Canzone vera, sincera e coraggiosa. Una piccola bombetta emozionale che non lascia indifferenti. Belli e bravi a dare al termine pop una sfumatura più intima. Voto: 6,5

Elodie. La sensazione è che sia una canzone più complessa di quanto si immagini, ma che dal secondo o terzo ascolto decolli. Ne riparliamo sabato sera. Intanto voto sulla fiducia: 7+

Leo Gassman. Praticamente ci sono i Tiromancino che fanno un frontale con Alex Britti e Marina Rei. Se riuscite a immaginarvi questa cosa allora avete capito la canzone di Leo Gassman. Andrà tanto in radio. Lui può crescere ancora. Voto 6+

I Cugini di Campagna. Ti aspetti Anima mia e resti deluso, ma quando ti riprendi ti accorgi che è una canzone interessante e scritta bene. Sarebbe bello sentirla cantata anche da La rappresentante di Lista che ha firmato testo e musica. Riparliamone. Voto: 6+

Grignani. Il peggiore della serata. Non si capiscono le parole (almeno dalla tv), ma si comprende che la canzone contiene tanta sofferenza. Vien voglia di abbracciarlo in attesa che quella sofferenza diventi (ce la farà?) altro. Voto 4.5

Olly. Ha una canzone con il ritornello che può finire tranquillamente in qualche spot di una compagnia telefonica. Troppo autotune. Per me è un voto basso, ma capisco che può piacere a molti. Voto: 5

Colla Zio. Sono troppo boomer per capirli. Dico solo che preferisco i furono Ragazzi Italiani. O i Ragazzi delle ragazze per chi ama le citazioni guzzantiane. Voto: 5-

Mara Sattei. Dice che da ragazzina andava sulla spiaggia di Fiumicino a cercare l’ispirazione. Ma al futuro presidente della Regione Lazio io dico: diamole l’assessorato a tutto il litorale laziale se i risultati sono questi. Confesso che la volevo a Sanremo da almeno un paio di anni quindi non posso che essere di parte. Potrebbe essere la sorpresa, positiva, di quest’anno. Voto: 8