Venerdì notte sono finito al primo posto della #SocialTopTen di Propaganda Live. E così al mio risveglio – sabato mattina – avevo una ventina di notifiche di amici e conoscenti che (valorosamente) erano ancora svegli all’una di notte e mi hanno scritto per annunciarmi quel piacevole “primato”.
Il tweet meritevole, almeno secondo la redazione di Propaganda, di essere citato giocava sulle voci di chiusura di Twitter e al tempo stesso strizzava l’occhio in maniera bonaria (lo hanno capito anche i diretti interessati visto che mi hanno messo al primo posto) al modus operandi degli autori che prendendo molto materiale da Twitter rischierebbero di restare senza spunto e di doversi mettere a lavorare sul serio.

Ora voi vi direte: ma davvero ci stai spiegando una battuta, Federico?
La risposta è sì: davvero vi voglio spiegare la battuta. Nello specifico se rileggete le righe scritte precedentemente noterete che vi evidenzio il contesto generale, il contesto dettagliato (come funziona Propaganda) e poi vi dico qual è la battuta.
Tutto questo lo sto scrivendo perché dopo quel tweet, sui social di propaganda (e sui miei) il mondo si è diviso in tre parti: chi ha capito la battuta, chi odia la trasmissione e l’ha usata per attaccarne i protagonisti (comunisti col Rolex l’espressione più gettonata) e chi ama talmente tanto Propaganda da pensare che il mio fosse un attacco e quindi ritendendosi legittimato ad attaccare me.
Vergari chissà che lavoro farà visto che scrive certe cose!
Imbecille!
Rosichi vero?
Se non ti piace il programma puoi sempre non guardarlo!!!
E via dicendo. Vi regalo di seguito una raccolta. Non ho ritenuto necessario nascondere i profili perché si tratta di commenti pubblici su un social. Ma se qualcuno si sente offeso mi contatti pure.









Tutto questo lo sto scrivendo perché ci sono rimasto male? Macché sto ridendo da due giorni!
Mi ha colpito però quanto un commento ironico (ho toppa stima dei comici per definire la mia una battuta)rilanciato da un programma che fa informazione e satira… non venga colto dal pubblico di quello stesso programma e che quindi (in teoria) si siede davanti al divano aspettandosi di ricevere indietro informazioni e un po’ di satira.
Forse – e sottolineo forse – non dico che Twitter dovrebbe chiudere. Però una settimana di stacco per riequilibrarci un attimo tutti quanti… proprio male non ci farebbe.
E buon lunedì a tutti!