Lo scorso martedì abbiamo assistito ai funerali laici di Piero Angela. Una delle più belle interviste ad Angela l’ho letta diverso tempo fa. Se non ricordo male era uno speciale di Topolino dedicato alla scienza. Mi colpì perché ammise che lui fino a 40 anni aveva le idee confuse e non aveva ancora capito che sarebbe diventato “Piero Angela”. Un messaggio bello e importante per chi è giovane e (non) sta capendo la sua strada. Una strada che forse non arriva subito ma che dietro l’angolo può nascondere una seconda vita. Dietro l’angolo di Angela c’era Quark. Il resto poi è storia. L’ho intervistato una sola volta, avevo tempo solo per una domanda. Gli chiesi di raccontarmi perché la scienza non è democratica. Fu illuminante come sempre. Di tanto in tanto ripenso a quel breve scambio e sorrido. Oggi un po’ meno, ma da domani tornerò a farlo. Grazie Piero. Qui il breve video della mia intervista a Piero Angela.
Tra un mese e tre giorni si vota. I miei due centesimi sulla situazione odierna: Civati che entra nelle liste di Verdi e SI è una bella notizia. Il suo nome dà forza a un binomio elettorale che – diciamocelo – con Bonelli e Fratoianni aveva decisamente poco appeal. Quella che io chiamo la Corrente Capalbio del PD inizia a sfaldarsi (vedi l’imbarazzante affare Cirinnà) e non è necessariamente un male. Anzi. Un po’ peggio le polemiche su Ruberti, un signor nessuno abituato a lavorare nell’ombra che conoscevano in pochi e che tra qualche giorno ci saremo dimenticati tutti. Ma intanto il danno è fatto. Silvio Berlusconi continua a spolverare tormentoni come fosse il 1994 (nel caso avvisatemi ché voglio tornare alla Standa per comprarmi la maglietta di Baggio della nazionale). Salvini è troppo calmo per essere vero: qualcosa bolle in pentola. La Meloni sa che può vincere e studia da Primo Ministro. Non mi fa paura una Meloni al governo (anche perché tocca farsene una ragione), quello che mi spaventa e non poco è la pochezza politica della dirigenza del partito che lei guida. Leggi come: Meloni Premier ok, i suoi fidati ai ministeri: paura. I cinque stelle: esistono ancora?
Better Call Saul. La più bella serie di sempre? Forse per me resta Breaking bad la più bella e senza la quale questa non esisterebbe. Ma credo che l’ultima stagione di BCS sia una lezione di scrittura e regia. Non c’è un singolo frame che non racconti qualcosa o non lasci un indizio. Questo il mio commento a caldo (ATTENZIONE per chi non l’ha vista: NO SPOILER, continuate a leggere): Parliamo di macchine del tempo quando non abbiamo il coraggio di parlare di rimpianti. Better Call Saul è la storia di Jimmy che diventa Saul che diventa Gene che per un attimo diventa Walter White e poi torna Saul e di nuovo Jimmy. Non è spoiler, ma esistono i finali perfetti.
Sport. Ripartito il campionato di calcio, ma non ci dimentichiamo la bellezza di queste giornate a cavallo di ferragosto a guardare gli europei di nuoto ed atletica. Lo sport è soprattutto quello. Ricordiamocelo più spesso.
Libri ricevuti in redazione: nessuno. Primo giorno dal rientro post ferie, anno nuovo da avviare e di libri iniziamo a parlare la prossima settimana.