Seconda serata in linea con la prima, ma con una canzone in più e con qualche minuto di ritardo. Nonostante tutto questo, poco dopo la mezzanotte tutti gli artisti in gara erano stati ascoltati liberandoci dal vincolo agonistico e consentendoci di andare a dormire sapendo di aver fatto il nostro. Da oggi non sarà più così (preparate il caffè), ma intanto grazie al “governo dei migliori” di Sanremo per averci regalato due serate quasi di austerity, che per il Festival significa: due serate normali.
Ospite della serata Checco Zalone che divide il web tra gli indignati che non lo capiscono o non lo vogliono capire (può non piacere, ma se fate i moralisti con Checco Zalone forse abbiamo due piani della realtà differenti) e gli estasiati. Primo intervento un po’ debole, ma avere Amadeus come spalla non è il massimo per un comico (Fiorello a parte), e gli altri due superlativi. Poco Ricco è forse la cosa più bella di questa edizione (fino a oggi).
Lorena Cesarini non convince, il monologo è intenso e importante ma non è scritto bene e nemmeno recitato bene. La commozione e l’emozione sono reali, o almeno ci sembra. Il libro che legge sul palco dell’Ariston (Il libro che legge sul palco dell’Ariston!!!) è un caposaldo dei libri proposti tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori: Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar Ben Jelloun.
Le classifiche


Le pagelle
Sangiovanni. Voto: 6.5
Poteva fare di più? Si.
Poteva fare di meno? Certo.
Canzone onesta con un ritornello che dura il tempo giusto per una storia su Instagram o TikTok.
Paraculo, ma ci piace.
Giovanni Truppi. Voto 7
Il voto è dato dalla media tra: quanto è adatto a Sanremo (4) e quanto è piaciuto a me (10). Una canzone che parla a tanti di noi, tenendoci per mano.
Premio della critica.
Le Vibrazioni. Voto 5
Rock insipido. Sta bene in un cd come traccia di mezzo, senza arte e né parte. Ma un singolo che deve spaccare a Sanremo è un’altra cosa.
Vedi alla emme di Maneskin.
Emma. Voto 8,5
Facciamo che da oggi all’eternità qualsiasi monologo sulla questione di genere a Sanremo viene sostituito da questa canzone? Ne guadagniamo tutti.
Spacca tutto.
Matteo Romano. Voto 6–
Nel mio taccuino partiva ultimo. Non fa nulla per farmi cambiare idea, ma c’è decisamente chi ha fatto peggio di lui.
CBCR. Cresci Bene Così Ricanti.
Iva Zanicchi. Voto 6.
Il sesso over ottanta dovrebbe essere un tema e non una curiosità Sanremese. Fa il suo. Lo fa bene. Alle mie nonne sarebbe piaciuta.
Cento, cento!
Ditonellapiaga e Rettore. Voto 8
La canzone di questo Festival. La balliamo fino a settembre. Brave, belle, bis.
CHICHICHICHI – CHIMICA
Elisa. Voto 7,5
Pezzo di Elisa, di mestiere. Sembra la colonna sonora per un nuovo film di Muccino, ma nonostante questo è da podio.
Ma vi ricordate quando cantava in inglese?
Fabrizio Moro. Voto 7+
Pezzo paraculo che sarà portato in alto da social e demoscopica. Fun Fact: è la colonna sonora di un film diretto dallo stesso moro che praticamente racconta di un Rocky che cerca riscatto, non a Philadelphia ma a Roma.
Adriaaaaanaaaaaaanaaaaaaa
Tananai. Voto: 2
AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.
Cantante occasionale.
Irama. Voto 6.
La notizia è che è uscito dalla stanza d’albergo. Canzone di mestiere. Da risentire perché mentre si esibiva ho scoperto che è stato fidanzato con la De Lellis e mi sono messo a cercare gossip.
Positivo!
Aka7even. Voto 5
Ascoltato mentre mi lavavo i denti. La sensazione è che non mi sia perso nulla.
Mh.
Highsnob e Hu. Voto 7.
Possono solo stupire e lo fanno. Bravi, teneri e cazzuti.
Bella scoperta.