Festival di Sanremo: le pagelle della prima serata

Il Festival inizia puntale, il primo cantante (Achille Lauro) sale sul palco alle 20:58 (record?) e l’ultima (Giusy Ferreri) inizia a cantare prima di mezzanotte. Ora diciamo pure tutto quello che vogliamo su Sanremo, ma in un’Italia che cerca la sua locomotiva Amadeus decide di interpretare un perfetto capo stazione.

Per il resto tutto procede come da copione. Pagata la quota Fiorello che in ogni caso è molto meno peggio degli anni scorsi, pure se un paio di battute (vedi Mattarella e i vaccini) erano più che citofonate. Poi la Rai fa la Rai e nel “suo” Super Bowl si lancia i propri programmi e tocca quindi pure accettare un tot fisiologico di cali di tensione.

Rispetto agli scorsi anni fa sorridere la proposta di ospiti che sono stati grandi successi della precedente edizione. Un po’ come finire una storia d’amore, iniziare a vedere gente nuova e poi puntualmente al secondo bicchiere il discorso cade sempre lì: sui tuoi ex.

Questa la classifica provvisoria (votata soltanto dalla sala stampa) della prima serata.


Le pagelle

Achille Lauro. Voto: 7-
E che je voi dì? Il pezzo lo porta a casa e pure l’esibizione. Poi se ci pensi bene ti rendi conto che ti sta proponendo un medley dei suoi migliori pezzi. Divertente.

Yuman. Voto: 4
Se non fosse per l’incredibile somiglianza con Ruud Gullit da vecchio (il problema è che Yuman ha meno di 30 anni) me ne sarei già scordato.
Era proprio necessario?

Noemi. Voto: 6
Fa il suo. Mahmood le scrive una canzone giusta, ma non troppo giusta (perché vuole vincere lui) e lei porta a casa il risultato senza aggiungere o togliere niente.
Bella ma non balla.

Gianni Morandi. Voto 7.5
Emozionatissimo. L’ultimo anno deve aver lasciato parecchie scorie e un po’ si percepiscono nella sua voce. Poi la canzone si apre ed esce fuori un twist che ci ricorderemo a lungo.
Questa estate ti ballo a Cesenatico, Gianni!

La Rappresentante di Lista. Voto 7,5
Confonde l’idea di portare una canzone tributo a Donatella Rettore (anche lei in gara) ma il pezzo c’è e ci piace. Il secondo posto è fumo negli occhi (non arriva sul podio) ma lo sentiremo tantissimo.
Ciao ciao con il culo.

Michele Bravi. SV
Sono sincero, mi sono distratto.
Ma comunque: No regrets.

Massimo Ranieri. Voto 7+
Canzone sanremese portata sul palco con una professionalità inarrivabile per molti. Ci sta, fa il suo, ci piace.
Lasciami gridare.

Mahmood e Blanco. Voto 7-
Nella mia bolla spopola. Io ne capisco i motivi, ma fino a un certo punto. Duetto classico sanremese (in versione moderna). Ci piace, l’ascolteremo, sarà colonna sonora di mote vite. Ma boh? Chiaramente un limite mio.
Chi entra papa esce cardinale.

Ana Mena. Voto 5.
Ultimo posto bugiardo. Appena voterà il popolo dei social è destinata a salire. Per il resto canzone da capodanno… quando la festa e i trenini stanno però volgendo al termine. Tipo verso le due meno venti. Pure un po’ colonna sonora da sagra di paese.
Calci in culo e zucchero filato.

Rkomi. Voto 6
Pensavo peggio.
Si chiama Mirko.

Dargen D’Amico. Voto 6+
Mia moglie mi fa notare che solo le donne di classe e i grandi stilisti sanno accoppiare il rosa con il rosso. E questo è tutto quello che posso dire su Dargen in attesa che la famiglia Ferragnez lo spinga un po’ sui social.
Chiuderà in top five.

Giusy Ferreri. Voto 3
Giusy io ti ho sempre difesa. Poi ti presenti con quel megafono che non convince manco te e allora mollo pure io.
Male male. No, non ho detto Miele.