Toninelli, Amazon e la poca conoscenza del mondo editoriale

L’ex ministro Toninelli pubblica un libro che si intitola Non mollare mai e lo fa autoproducendosi e mettendo il titolo in vendita solo sullo store digitale di Amazon. Spiega Toninelli sulla sua pagina Facebook il perché di questa scelta: “zero filtri, zero editori. Perché dopo aver fatto il ministro da normale cittadino ora pubblico un libro sempre da cittadino. È ancora un Davide contro Golia.”

Chiaro, semplice, ma sbagliatissimo sentire queste parole da un esponente di un partito di maggioranza che ha anche fatto il ministro.
Toninelli dimostra di non sapere non solo cosa significa pubblicare un libro (ma se non lo hai mai fatto ci può stare) ma anche di ignorare il fondamentale ruolo politico e culturale dell’editoria nel nostro Paese.

Vedere un Golia nell’editore, parlare di zero filtri (lasciando intendere cosa? Forse una censura dall’alto?) pone l’ex ministro in una posizione totalmente fuori dal contesto culturale e lo mette in quella – antipatica – del giovane scrittore auto prodotto che non riesce a sfondare o che dopo l’ennesimo “no” ricevuto rosica e decide di far tutto da solo. Legittimo, ci mancherebbe! Ma vogliamo svelare a Toninelli un segreto: un libro “da normale cittadino”, come dice lui, si pubblica non autoproducendosi ma seguendo delle regole editoriali che impongono anche la figura dell’editore. Quell’imprenditore che si assume un rischio di impresa per ogni libro che decide di pubblicare. Investe tempo, denaro, risorse umane che correggono, consigliano, e sì: mettono pure dei filtri è vero che si chiamano fact-checking. Solo alla fine di questo lungo processo il libro è un prodotto finito al 100% e puoi essere bello o brutto e criticabile. Ma di certo non è un libro viziato dalla revisione di sistema.

Forse al movimento dovrebbero iniziare a capire come funziona il processo editoriale e cosa vuol dire citare “Davide contro Golia”. Forse, ma immagino sia chiedere troppo, basterebbe leggere qualche libro in più.