La vita pazzesca di Makkox! Un’autobiografia

Ho conosciuto Makkox qualche anno fa durante i giorni del Salone del libro di Torino. Provai anche a dare una mano a lui e a Diego Bianchi che stavano cercando una macchina per andare il giorno seguente ad assistere al primo giorno di lavori socialmente utili di Berlusconi. La sera si fece una cena insieme. Una di quelle cene che succedono durante i festival e le fiere e dove attorno a un tavolo si ritrovano tante persone tendenzialmente stanche, ma desiderose di stare ancora un po’ insieme a chiacchierare.
Fu dopocena che ci scambiai qualche chiacchiera. Gli chiesi un po’ di curiosità da nerd del fumetto quale sono. In particolare mi interessava sapere del rapporto tra disegno e la musica ché si capiva – dai montaggi di Gazebo (all’epoca c’era Gazebo) – che non c’era nulla di lasciato al caso. Anzi.
Gli si illuminarono gli occhi e iniziò a rispondermi. Mi disse che in realtà il suo metodo è partire sempre da un tema e da una musica e su quella poi sviluppare e costruisce la storia. Musica lenta, storia lenta. Musica veloce, storia veloce.
Mi ricordo che pensai a quanta passione avesse per il suo lavoro e per il disegno. Ricordo pure che tornai in albergo domandandomi se io avessi una passione così forte da farmi illuminare gli occhi al solo parlarne. Pensai alla scrittura e al giornalismo. E pensai pure che quei due argomenti in quel momento ricoprivano una percentuale marginale della mia vita. In un certo senso fu lì che decisi di dimettermi e cambiare radicalmente tutto. Ma questo Makkox non l’ha mai saputo.

Tutta questa premessa l’ho fatta per un solo per un motivo. Ho letto Nuove Mappe per il paradiso di Makkox e in quelle pagine ci ho rivisto il Makkox dagli occhi illuminati ed entusiasti che racconta la propria vita e il proprio mondo. Quella fame di fare e raccontare che la sera ti fa sentire stanco e al tempo stesso ti fa venire voglia di dire e fare ancora cose. Quella voglia – dico io e se Makkox vuol smentirmi ben venga – di non dare niente per scontato perché la notorietà come è arrivata (in età adulta, comun denominatore di tutto il team di Propaganda Live) può andarsene. E allora che non ci siano rimpianti.

Due le parti da leggere con grande attenzione. La prima riguarda la scoperta di Zerocalcare dove è possibile leggere in controluce una critica agli editori di fumetto incapaci di notare un talento cristallino, impegnati a cercare chissà cosa e poi il suo rapporto di amore ed odio con la televisione, non tanto con il media e nemmeno con il messaggio che attraverso essa passa, quanto la sua quasi totale incapacità di accettarsi come attore dentro al mondo dello showbiz.

Le pagine (a proposito carta stupenda!) del libro trasudano passione e si capisce da subito. La vita di Makkox è piena di momenti interessanti. Fa sembrare interessante anche la sua esperienza di lavoratore (in regola precisa lui) dentro uno smorzo dove a quei tempi era possibile barattare una moto con un disegno. E le cose a questo punto sono due: o ha avuto una vita incredibile o è davvero bravo a raccontare. In entrambi i casi vale la pena comprare e leggere questo libro.

Nuove mappe del Paradiso
Makkox
People
19,50€