DPCM: Presentazioni di libri sì o no?

Ieri sui social di Liberementi ci siamo interrogati sul nuovo DPCM e in particolare ci siamo fatti delle domande sul futuro delle presentazioni dei libri dal vivo. Del resto se sono vietati convegni e congressi ci sembrava abbastanza scontato che a farne le spese fossero pure le librerie con le loro attività.

Questo il post:

In realtà ne è nata una discussione con alcuni nostri lettori esperti (perché legali o perché operatori culturali) da cui è emerso che ci troviamo in una zona grigia dove al momento non esiste una regola perfetta e replicabile per ogni situazione. Certo è che da DPCM le librerie restano aperte e al momento non ci risultano notizie di importanti (in senso numerico) cancellazioni di eventi.

Questa mattina abbiamo contatto il servizio clienti di una nota catena di librerie nazionale che ci ha fornito questa riposta.

Al momento, non disponiamo ancora di comunicazioni ufficiali ma, data la contingenza, è sicuro che il calendario e l’organizzazione degli eventi in programma subiranno delle variazioni. Possiamo ragionevolmente supporre che, nel caso in cui venissero sospesi gli eventi in store, gli stessi sarebbero probabilmente resi fruibili in live streaming. In ogni caso, i responsabili non mancheranno di comunicare su tutte le piattaforme e nelle modalità più capillari tutti i cambiamenti previsti

Quello che emerge è quindi l’assenza di una comunicazione ufficiale e specifica che – tra le righe almeno emerge la sensazione – dovrà arrivare.

Un altro elemento di confusione è dato dalle fiere (che possono tenersi) e dai convegni che di solito le fiere ospitano e che invece sono vietati. Come diceva il famoso conduttore: la domanda quindi sorge spontanea: per esempio alla prossima edizione del Pisa Book Festival (la fiera del libro più vicina a noi in ordina di tempo dal 5 all’8 novembre) cosa succederà?