Se leggi colori la tua vita è il concorso lanciato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino e Lucca Comics & Games. L’obiettivo era quello di raccontare attraverso la stesura del soggetto per un fumetto, l’importanza della lettura nella vita di tutti i giorni.
Il concorso, rivolto ai giovani delle prime due classi delle scuole secondarie di secondo grado, si è concluso da pochi giorni. Qui è possibile scaricare la copia digitale del fumetto con le tre storie selezionate (spoiler: è davvero bello!) e noi abbiamo raggiunto Davide Morena, giurato e curatore dell’adattamento del soggetto in fumetti, per rivolgergli qualche domanda.
Prima qualche numero: quanti soggetti avete ricevuto? Come è stata l’adesione delle scuole?Devo dire che la partecipazione è andata oltre le aspettative: sono arrivati circa 25 soggetti, che non sono pochi se pensi a quanto è difficile coinvolgere ragazzi e ragazze adolescenti in progetti facoltativi come questo. La spinta degli insegnanti è stata fondamentale per la riuscita del concorso, anche considerato che è una prima edizione.
Il concetto del concorso (leggere può riempire e migliorare la tua vita) è stato centrato dai ragazzi?
Non sempre, ma non era un tema facile: spiegare l’importanza della lettura in un Paese dove non si legge è un po’ come chiedere a un esquimese di descrivere il deserto. Credo che già chiedere di confrontarsi col tema abbia assunto una certa valenza.
Parlando di tutti gli elaborati arrivati, quali sono state le tematiche più affrontate? C’è qualche tema che ti aspettavi e che invece non hai trovato in quei lavori?
Mi aspettavo di trovare più temi “caldi”, te lo confesso. Argomenti vicini ai ragazzi e alle ragazze: bullismo, cyberbullismo, body shaming, identità di genere, ambiente. Invece sono stati molto pochi i soggetti di “attualità”, appannaggio di argomenti senza tempo come i viaggi nel tempo e nello spazio, l’avventura, le storie d’amore.
Ci parli dei tre lavori selezionati, premiati con la pubblicazione?
Credo sia giusto lodare chi lo merita, e devo dire che i vincitori, la II E del Liceo Volta di Colle Val d’Elsa, sono stati una spanna sopra tutti gli altri. Una classe straordinaria: sono stato a lavorare con loro sull’adattamento e mi sembrava un sogno. Tante teste pensanti, tanto spirito critico, a partire dalla loro insegnante, Sabiana Brugnolini, una perla. È una storia difficile da raccontare, un viaggio onirico nella letteratura. Credo che gli splendidi disegni di Federico Gennari rendano onore a una storia a fumetti (Destinazione X) degna di stare su una rivista da edicola.
Applausi anche alla seconda e alla terza classificata, che se la sono giocata all’ultimo voto. Due storie diverse e ognuna bella a suo modo: La panchina, realizzata da un gruppo di alunni e alunne del Liceo XXV aprile di Pontedera, disegnata dal giovane ma fortissimo Giulio Ferrara, già in libreria con più di un volume; e Un libro come me, storia di una scoperta di genere molto delicata scritta da tre ragazze della I A del Liceo Scientifico Dini di Pisa e disegnata dal fuoriclasse Mattia Valentini, anche lui disegnatore professionista. Ma vorrei aggiungere un’ultima cosa.
Prego…
Queste operazioni spesso portano a un prodotto finito “mediocre”, da sfogliare con un sorriso compiaciuto e la dovuta benevolenza verso i giovani autori, ma poco più. Questo volume invece è di livello altissimo, e sono certo che se non fosse segnalato in copertina che l’hanno scritto dei ragazzi, molti potrebbero pensare che è fatto da professionisti.