Oggi, lunedì 11 maggio, alle ore 11.00 si è svolta la conferenza stampa online per l’annuncio del vincitore del Premio letterario DeA Planeta 2020. Come da prassi di questi tempi è avvenuto tutto tramite una diretta su Zoom con più di ottanta persone connesse tra stampa, personale della casa editrice e ovviamente la vincitrice, Federica De Paolis che ha partecipato al premio con lo pseudonimo di Paola Punturieri, il nome della madre scomparsa da poco. Una vittoria che arriva l’11 maggio, proprio il lunedì dopo la Festa della Mamma. Ci piace pensare che non sia solo il caso. La vincitrice, già autrice di alcuni romanzi pubblicati da Fazi, Bompiani e Mondadori, si è aggiudicata la dotazione del premio pari a 150.000 Euro, la pubblicazione in Italia con DeA Planeta e in lingua spagnola presso case editrici del Gruppo Planeta, insieme alle traduzioni in inglese e francese. Si tratta di un premio molto generoso – dice la vincitrice – non dimenticherò l’emergenza nazionale che stiamo vivendo e la ricerca sul cancro.
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LA STORIA DEL PREMIO (TRA SPAGNA E ITALIA)
Il Premio Planeta è stato creato a Barcellona nel 1952 dal fondatore della omonima casa editrice, José Manuel Lara Hernández, con l’obiettivo di promuovere opere inedite di autori spagnoli. Da allora è cresciuto e si è adattato ai successivi periodi storici, fino a diventare, quasi settanta anni dopo, il più importante riconoscimento letterario e sociale della letteratura in castigliano, che porta gli autori vincitori ai massimi livelli di diffusione e popolarità. Il 15 ottobre è ormai uno degli appuntamenti più attesi nel calendario letterario spagnolo. Alcuni degli autori premiati sono noti anche in Italia: Mario Vargas Llosa, Javier Sierra, Dolores Redondo, Alicia Giménez-Bartlett, Clara Sánchez, Lorenzo Silva, Javier Moro, Eduardo Mendoza, Terenci Moix e Manuel Vázquez Montalbàn.Il Premio DeA Planeta ha registrato anche quest’anno una grande partecipazione, destando l’interesse di scrittori noti e di esordienti da ogni regione d’Italia e anche dall’estero. Fra le centinaia di candidature giunte alla casa editrice ci sono state opere provenienti da diversi Paesi europei, dall’Africa e dal Medio Oriente, e da cittadini di origine straniera che vivono in Italia e scrivono nella nostra lingua.
Gli autori regolarmente in concorso sono stati 708, di cui 274 hanno scelto di utilizzare uno pseudonimo, come la vincitrice del Premio. 98 autori avevano già partecipato all’edizione precedente. Tutti i generi letterari sono rappresentati, con una prevalenza del romanzo storico, del noir e delle storie familiari.
IL LIBRO
Ho scritto un romanzo borghese perché sono borghese e mi interessa indagare l’animo del carnefice più che quello delle vittime.
Le imperfette inizia con un prologo. Una donna, Anna, che sale su una montagna, nevica fa freddo arriva alle pendici del monte e la strada è bloccata. C’è la protezione civile, ci sono i Carabinieri che le dicono:
– “Signora, non si può avanzare. C’è una madre dispersa con due bambini”
– “Quella mamma sono io”.
Anna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono. E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce. Con straordinaria lucidità e una scrittura che non concede niente alla retorica, Le imperfette getta uno sguardo su quel groviglio interiore che ci portiamo dentro, dove le bugie che gli altri ci raccontano si mescolano agli inganni dei nostri stessi sensi.
Le imperfette sarà in vendita in tutte le librerie e gli store online dal 9 giugno 2020. Appena la situazione d’emergenza lo renderà possibile, Federica De Paolis sarà poi protagonista di un tour di presentazioni nelle principali città italiane e nei principali festival e appuntamenti letterari.