Per qualcuno è il termine dove rilanciare le incombenze che non si vogliono affrontare subito: “ne riparliamo a settembre” è la classica espressione di questo caso.
Per altri, invece, rappresenta un punto di svolta, l’opportunità per ripartire, per rilanciare se stessi e le proprie attività.
Che settembre fosse un momento particolare dell’anno non è certo necessario sottolinearlo: il ritorno dalla vacanze alla vita quotidiana, l’inizio delle scuola, la ripresa delle attività lasciate prima della pausa estiva, lo rendono sicuramente un mese diverso dagli altri, una sorta di giro di boa.
Ma a tutto questo c’è di più.
A settembre anche le sensazioni mutano e le percezioni cambiano.
Basti pensare a come, nonostante già dal 21 giugno le giornate inizino inesorabilmente ad accorciarsi, l’atmosfera di settembre renda davvero percettibile la lenta rivincita delle tenebre sulla luce.
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
Dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità.
Francesco Guccini – Canzone dei dodici mesi
Non si tratta, però, solo di sensazioni o di suggestioni derivanti dal periodo estivo: il mese di settembre ha rivestito, nella storia, un ruolo cruciale all’interno dei dodici mesi.
I bizantini, ad esempio, scelsero, a partire dal 462, il 1 settembre come inizio dell’anno e come primo giorno del loro calendario. Non solo: sempre secondo i bizantini la data della creazione della Terra era stata fissata il 1 settembre 5509 a.C., come a voler rafforzare la loro considerazione di questo giorno e di questo mese.
Nei secoli, poi, la maggior diffusione del calendario giuliano relegò quello bizantino a determinate aree geografiche, soprattutto della zona russa, dove tutt’ora mantiene dei legami forti con la sfera religiosa.
Si possono trovare ancora oggi, però, dei segnali che testimoniano l’importanza rivestita da settembre, e in particolare dal giorno del 1 settembre, nella Storia: in Sardegna, ad esempio, il mese di settembre è chiamato in lingua sarda Cabudanni, un chiaro caso di eredità culturale della dominazione bizantina nell’isola.
E, anche se attualmente l’inizio dell’anno solare è spostato al 1 gennaio, la giornata odierna continua a rappresentare per molti il momento dove ricominciare una nuova vita, ripartire verso nuove mete, dare vita a progetti sognati, e fino a ieri rimasti in un cassetto.
Perché il 1 settembre è, e forse resterà per sempre, un punto di ripartenza all’interno dell’anno, l’occasione per poter rilanciare l’andatura della propria vita in un ideologico sprint verso il 31 dicembre.